Il cambio di era e l’inganno del “costituito”

Mentre il terzo millennio avanza, nella ri-composizione radicale dei rapporti di potere (cambio di era), il cervello delle classi dirigenti (incluso quello di molti analisti lineari) continua a percorrere le strade certe di un ‘900 finito.

Siamo ancora nel regno del “costituito”, e gli effetti si vedono. Di fronte alla flessibilità di fatto, e non ancora di diritto, portata dalla rivoluzione tecnologica (l’IA generativa docet), il pensiero di molti è ancorato al paradigma della certezza assoluta di scelte non problematizzate, a-politiche. Perché la frontiera della politica, occorrerebbe capirlo in fretta, passa dalla ri-appropriazione della metamorfosi in atto (che, linearmente, chiamiamo cambiamento).

A cominciare da Stati sempre più burocratici, vizio evidente anche in democrazie “sacralizzate” e non passate attraverso la necessaria auto-critica, il “costituito” si radicalizza e separa. Parole come de-coupling intasano il dibattito della politica internazionale mentre non ci si ferma a a riflettere che il problema non è tornare indietro rispetto alla globalizzazione ma governarla politicamente.

Se bisogna fermare la guerra scatenata da Putin e dal suo gruppo di potere (serve una diplomazia creativa), evitando di cadere nella molto profittevole economia di guerra (di un generale riarmo con la scusa di aver aiutato militarmente i resistenti ucraini), con la Cina i ragionamenti dovrebbero essere diversi. L’eterna tattica non funziona più, occorrono “nuove” geostrategie.

L’inganno del “costituito” genera pericolosi auto-inganni come quello di far credere all’Occidente di essere ancora il e al centro del mondo. Si rassegnino i sacerdoti della linearità, della semplicazione e della certezza: la metamorforsi avanza e la sostenibilità politico-strategica del mondo e dei mondi chiama tutti, e ciascuno, a “nuove” responsabilità “re-istituenti”.

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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