Secondo lo studio ‘Global Maritime Trends 2050’, commissionato da Loyd’s Register e da Lloyd’s Register Foundation e redatto dal think tank Economist Impact, entro il 2050 alcuni tra i porti più importanti al mondo (Shanghai, Houston e Lazaro Cardenas, tra gli altri) potrebbero essere inutilizzabili a causa dell’innalzamento del livello del mare. La siccità, inoltre, sta compliciando le operazioni nel Canale di Panama. Il trasporto marittimo è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di CO2. Servono investimenti infrastrutturali per la resilienza, sistemi di difesa dalle inondazioni simili alla Maeslant Barrier olandese e alla Thames Barrier londinese. Questo è un altro angolo di visuale per comprendere l’importanza e l’urgenza di politiche adeguate di contrasto ai cambiamenti climatici: senza cedere alla semplificazione e all’attendismo
According to the study ‘Global Maritime Trends 2050’, commissioned by Loyd’s Register and the Lloyd’s Register Foundation and prepared by the think tank Economist Impact, by 2050 some of the world’s most important ports (Shanghai, Houston and Lazaro Cardenas, among others) may be unusable due to rising sea levels. The drought is also complicating operations in the Panama Canal. Maritime transport is responsible for about 3% of global CO2 emissions. Infrastructure investments are needed for resilience, flood defence systems similar to the Dutch Maeslant Barrier and the London Thames Barrier. This is another angle to understand the importance and urgency of adequate climate change policies: without giving in to simplification and wait-and-see
Top global ports may be unusable by 2050 without more climate action – report | Reuters