(Maria Eva Pedrerol)
La Germania non si lascia intimidire dai nuovi dazi americani. Da più parti nel Paese si chiede ‘una reazione forte’ e di non perdere l’opportunità di costruire nuove alleanze commerciali. ‘L’Europa reagirà con forza’, ha affermato il cancelliere uscente Olaf Scholz, sottolineando come ‘la Germania e l’Europa continueranno a difendere il libero commercio’. Il ministro dell’economia uscente Robert Habeck, a sua volta, invita ad avere un approccio pragmatico e a puntare su nuove sinergie tra i Paesi.
L’annuncio dei dazi di Trump ha colto la Germania in un momento delicato sia economico che politico e il Paese è alle prese con i negoziati per la formazione del nuovo Governo. Sarà una ‘Grosse Koalition’ tra i democristiani (Cdu) del cancelliere in perctore Friedrich Merz e i socialdemocratici di Scholz (Spd) a guidare il Paese per i prossimi quattro anni e a fronteggiare questo nuovo panorama mondiale. ‘L’Unione Europea ha il mercato unico più forte del mondo, con 450 milioni di consumatori e questo ci fa forti’ , ha detto Scholz davanti ai giornalisti, considerando ‘sbagliate’ le ultime decisioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. ‘Tutti – ha aggiunto – ne pagheranno le conseguenze, tanto le aziende come i consumatori’ a livello mondiale.
Anche il ministro dell’economia uscente Habeck ha invitato ad avere un approccio ‘pragmatico’ e a puntare su nuove alleanze e cita il Messico come partner potenziale europeo, e anche il Canada. L’Unione Europea dovrebbe ‘esplorare opzioni di libero commercio con altri Paesi’, ha spiegato Habeck nel corso di una conferenza stampa, indicando il Mercosur (che raggruppa diversi Paesi dell’America Latina) come uno degli accordi in cui si sono fatti più passi avanti recentemente.
Ci sono ‘nuove opportunità che dovremmo sfruttare’, ha indicato ancora Habeck, alludendo alla Fiera Industriale di Hannover, apertasi lo scorso 31 Marzo. In quella sede sia il Canada che il Messico sono presenti, quest’ultimo con una nutrita delegazione. E proprio il Messico ha già messo le mani avanti. Se la Commissione Europea impone dazi sui prodotti agricoli Usa, i messicani potrebbero contribuire, perché hanno gli stessi prodotti che vengono coltivati in Florida o California.
Il ministro ha ricordato inoltre come Corea del Sud, il Giappone e la Cina hanno deciso di cooperare per coordinare le loro risposte agli Usa. L’Europa deve ‘agire unita e con decisione’, puntando sul mercato comune europeo, cercando però di evitare una guerra commerciale.
Preoccupato anche il mondo economico tedesco. ‘Siccome l’economia tedesca è in stagnazione’, ha detto al Frankfurter Allgemeine Zeitung Clemens Fuest, presidente di Ifo, Istituto per le Ricerche economiche, ‘è possibile che i dazi Usa spingano la crescita economica della Germania in negativo’. Ai dazi reagiranno le economie mondiali, ha incalzato il capo economico di Dekabank, Ulrich Kater, che invoca una conversione dell’economia mondiale. Per Kater, c’è spazio tra i grandi blocchi economici per stabilire nuovi accordi di commercio bilaterali.
Poco dopo aver vinto le elezioni nel febbraio scorso, lo stesso Merz aveva già parlato di ‘rafforzare l’Europa il più velocemente possibile, con gli altri partner, per raggiungere, passo dopo passo, una indipendenza dagli Stati Uniti’ di Trump. ‘Sarà la mia priorità assoluta’, aveva sottolineato Merz, ‘non mi faccio illusioni – aveva aggiunto – su quello che accade negli Usa’ . E i fatti gli hanno dato ragione. Costruire una grande coalizione fra i due principali partiti tedeschi, già sperimentata più volte nel passato, richiede diversi mesi. Ora più che mai, però, Merz e Scholz dovranno lavorare sodo per formare il Governo il prima possibile per far fronte al nuovo contesto mondiale creato da Trump.