(Marzia Giglioli)
(spunti dal FT e da un’analisi di Simon Kuper)
È veramente sorprendente come molti sentiment sopiti o dormienti stiano esplodendo in queste ore nelle forme più diverse. Mentre Trump preme su quelle leve emotive che stavano in ombra come l’antieuropeismo degli States, che mai avremmo immaginato ma che ora conosciamo, conseguentemente altri fronti nazionali ruscoprono le loro anime nascoste.e cercano la loro possibile ricollocazione. È come se la Storia cercasse, a fronte dei repentini cambiamenti, di scrivere pagine rimaste per tanto tempo bianche e senza titolo. È il caso di Parigi che, come scrive il Finacial Times, ‘ha sempre nutrito la fantasia che un giorno gli americani sarebbero tornati a casa, dopodiché la grande Nation sarebbe uscita dalla pensione’. Di fatto Donald Trump sta rendendo realtà questa fantasia e la Francia aspira ora a guidare ‘il piccolo Ovest’. È possibile? Incalza il FT, sintetizzando che ora la Francia spera di radunare l’occidente anti-Putin. ‘Con la Francia c’è sempre un divario tra ambizione e mezzi’, afferma Guillaume Lagane dell’Università Sciences Po: da ricordare, inoltre, che la Francia è il nono Paese nella classifica mondiale per la spesa militare alla quale destina il 2,1 percento del PIL. È vero, Parigi è orgogliosa di avere l’unico esercito europeo con una recente esperienza di combattimento – scrve ancora il FT – ma è stato principalmente nel Sahel. La Francia ha un’armée complète, presumibilmente equipaggiata per tutti i tipi di guerra, ma in miniatura. Potrebbe attualmente radunare forse 5.000 truppe combattenti contro la Russia, non abbastanza per impressionare Putin. La sua marina, finanziata in parte per sovvenzionare l’industria della difesa del Paese, non sarebbe molto utile in una guerra terrestre europea. La Francia parla di offrire ai vicini il suo ‘ombrello nucleare’, ma ha circa 300 testate nucleari rispetto alle 5.580 della Russia. Vuole quasi raddoppiare la spesa per la difesa, ma è impantanata in una crisi di bilancio. La Francia, inoltre, sa di non poter essere il pugno dell’Occidente. Invece, aspira a essere il cervello e la bocca. Ma la Francia può guidare solo se gli altri la seguono. Inoltre, Paesi come la Polonia non possono aspettare anni per vedere se l’Europa riesce a organizzare la propria difesa. Hanno bisogno di difesa ora e sperano che Trump continui a fornirla. Gli europei orientali ricordano anche che la Francia – come scrive Simon Kuper sul FT – ha flirtato con Putin anche dopo il febbraio 2022. Inoltre il prossimo Presidente francese potrebbe preoccuparsi ancora meno dell’Ucraina e Marine Le Pen potrebbe succedere a Macron nel 2027. Molte cose potrebbero ribaltarsi e gli USA non sono l’unico Paese che può cambiare improvvisamente idea su Putin.
Simon Kuper, giornalista e scrittore, è considerato una delle voci più influenti del Financial Times