(di Marzia Giglioli)
I sintomi si erano visti già lo scorso anno, ma ora i segnali sono evidenti: i grandi fondi di investimento stanno raffreddando i loro interventi nel settore degli ESG.
Secondo la società di ricerca sui fondi Morningstar, nel secondo trimestre di quest’anno gli investitori hanno prelevato 635 milioni di dollari dai fondi sostenibili statunitensi e cò ha comportato un deflusso totale di 11,4 miliardi di dollari da questi fondi nell’ultimo anno.
Per alcuni analisti non è una inversione di tendenza ma una ‘riflessione’ da parte dei mercati.
In realtà, le energie rinnovabili sono ancora al centro dell’attenzione nell’ambito della metamorfosi dell’ industria energetica futura e tecnologie come l’energia idroelettrica, solare, i biocarburanti e molte altre rimangono fondamentali mentre il mondo cerca di abbandonare un sistema ad alta concentrazione di carbonio.
Ma sono in tanti a ritenere che il cammino richieda non solo le giuste capacità tecnologiche, ma anche una notevole quantità di capitale, ha affermato Dan Yergin, vicepresidente di S&P Global (come riporta CNBC). Ciò significa che alcuni gestori di fondi stanno iniziando a ridimensionare i loro impegni ESG (ambientale, sociale e di governance aziendale), come è stato sottolineato a margine della conferenza sull’energia ADIPEC svoltasi pochi giorni fa.
‘Se operi in un’attività di gestione del denaro, hai bisogno di rendimenti’, ha affermato Yergin che ha spiegato che c’è senz’altro la volontà a realizzare la transizione energetica, ma in realtà ‘abbiamo anche bisogno di rendimenti’, spiegando insomma che in questi mesi sta prevalendo ‘una sorta di maggiore realismo’.
Poprio a settembre, Blackrock ha informato le autorità di regolamentazione che sta chiudendo un paio di fondi obbligazionari sostenibili dei mercati emergenti. Di fatto molti progetti sulle energie rinnovabili sono stati rallentati o messi in pausa.
(English version)
Symptoms had already been seen last year, but now the signs are clear: large investment funds are cooling their interventions in the ESG sector.
According to the fund research company Morningstar, in the second quarter of this year investors withdrew $635 million from US sustainable funds, resulting in a total outflow of $11.4 billion from these funds over the past year.
For some analysts, this is not a reversal but a ‘reflection’ by the markets.
In reality, renewable energy is still the focus of attention as part of the metamorphosis of the future energy industry, and technologies such as hydropower, solar, biofuels and many others remain key as the world seeks to move away from a carbon-intensive system.
But there are many who believe that the path requires not only the right technological capabilities, but also a significant amount of capital, said Dan Yergin, vice-president of S&P Global (as reported by CNBC). This means that some fund managers are starting to scale back their ESG (environmental, social and corporate governance) commitments, as was pointed out on the sidelines of the ADIPEC energy conference held a few days ago.
‘If you operate in a money management business, you need returns,’ said Yergin, who explained that there is certainly a will to make the energy transition, but in reality ‘we also need returns’, explaining that ‘a kind of greater realism’ is prevailing in recent months.
Back in September, BlackRock informed regulators that it is closing a couple of emerging market sustainable bond funds. In fact, many renewable energy projects have been slowed down or put on hold.
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