Il dialogo dialettico come possibilità trasformativa

Sul piano delle relazioni internazionali, ben pochi lavorano a un quadro generale inteso secondo complessità. Nella progressiva de-radicalizzazione delle posizioni di parte e nel quadro di pace/giustizia-come-politica, tre elementi sistemici sono decisivi per consolidare cammini di dialogo dialettico verso la sostenibilità politico-strategica del mondo e dei mondi:

  • passare dall’ interdipendenza all’inter-in-dipendenza tra sistemi e ri-scoprire (scoprire continuamente) il valore del “vincolo” che tutti (ci) lega nel destino planetario;
  • prendere atto dell’inefficacia dell’approccio multilaterale alle relazioni internazionali e lavorare per soluzioni multi-bi-laterali. Occorrono “nuove” mediazioni tra gli interessi particolari (nazionali) e la globalità dei processi storici;
  • tendere alla nuova fase della globalizzazione come glocalizzazione. Qui s’inquadra il tema fondamentale del governo delle società aperte e dell’impatto dei processi storici globali nei contesti nazionali e territoriali. Altresì, si pone una riflessione strategica sul ruolo dello Stato e sulla resilienza dei sistemi democratici.

Il dialogo dialettico, in questa prospettiva complessa, è possibilità trasformativa. L’oltre dei rapporti internazionali è già nel nostro presente e nel profondo delle comunità umane.

I rapporti tra USA e Cina, il ritorno della guerra in Europa e la guerra mondiale “a pezzi”, i cambiamenti climatici, la rivoluzione tecnologica e la sua non-neutralità, le migrazioni, la mobilità, la demografia, le disuguaglianze, la velocità e le tante “nature” dei capitalismi, sono elementi che non possono più essere affrontati unilateralmente, linearmente, antagonisticamente. Il continuo scambio tra il livello globale e i livelli locali delle sfide, delle opportunità e dei rischi non è più governabile secondo logiche novecentesche e secondo paradigmi che non tengano conto della complessità e delle complessità che siamo e che generiamo.

La bussola geostrategica che qui ricerchiamo o è sistemica o non è. Ed è fondamentale camminare nella realtà complessa con un metodo, lasciando da parte l’illusione di programmi pre-definiti che appartengono all’irrealtà.

Riflessioni collegate

Accoglienza aperta alla profezia

La complessità del dialogo (dialettico)

Inter-in-dipendenti

In realtà

Orientarsi

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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