Il caos non creativo, la difesa e l’Europa possibile / Non-creative chaos, defence and a possible Europe

Grande è la confusione sotto al cielo della grande trasformazione in atto. Scrivevamo che siamo all’apice di un pensiero lineare destinato a scontrarsi con la realtà. La confusione che ci attraversa potrebbe essere definita come ‘caos non creativo’.

Un tema sembra vincere sugli altri: la necessità di difendersi. Consideriamo la difesa una questione irrinunciabile che, in questa fase storica, acquista un’importanza ancora più strategica. Il dibattito europeo sulla difesa deve spostarsi dal piano nazionale a quello continentale. Serve uno scatto europeo in avanti, ben considerando come l’alleanza transatlantica che conoscevamo sembri di fatto diventata un bel ricordo.

L’Europa, proprio a partire dalla difesa, deve scegliere (ora o mai più) tra il continuare a essere una sommatoria di Stati o ripensarsi federale. L’Europa politica non può più essere considerata un auspicio possibile ma deve diventare visione strategica. Se la classe politica continua a muoversi in modo sparso e inadeguato rispetto alla complessità della Storia che viviamo, gli intellettuali e le opinioni pubbliche hanno la responsabilità di assumere posizioni chiare: o l’Europa diventa culla del pensiero complesso per un nuovo realismo o è destinata all’irrilevanza.

In tale prospettiva, guardando alla difesa, il pensiero complesso per un nuovo realismo non può accogliere un riarmo nazionale: si tratterebbe di un ‘non senso’ storico. La questione è la difesa comune europea, laddove l’Unione Europea rischia sempre più di essere un vaso di coccio tra vasi di ferro. Nella confusione del ‘caos non creativo’, è ben evidente come l’approccio degli Stati Uniti à la Trump portano ogni player a muoversi secondo altre prospettive diverse rispetto al passato (anche recentissimo): l’Europa, mercato importante a livello mondiale, deve finalmente raccogliere la sfida politica. E la difesa è un punto di partenza decisivo.

La ricerca complessa continua …

(English version) 

There is great confusion under the sky of the ongoing great transformation. We wrote that we are at the peak of linear thinking destined to clash with reality. The confusion that pervades us could be defined as ‘non-creative chaos’.

One theme seems to prevail over the others: the need to defend oneself. We consider defence to be an essential issue that, at this stage in history, is becoming even more strategically important. The European debate on defence must move from the national to the continental level. A European leap forward is needed, considering that the transatlantic alliance as we knew it seems to have become a thing of the past.

Starting with defence, Europe must choose (now or never) between continuing to be a collection of states or rethinking itself as a federation. A political Europe can no longer be considered a possible hope but must become a strategic vision. If the political class continues to act in a scattered and inadequate manner with respect to the complexity of the history we are living through, intellectuals and public opinion have the responsibility to take clear positions: either Europe becomes the cradle of complex thought for a new realism or it is destined to irrelevance.

In this perspective, looking at defence, complex thought for a new realism cannot accept national rearmament: it would be historical ‘nonsense’. The issue is common European defence, where the European Union increasingly risks being a clay pot among iron pots. In the confusion of ‘non-creative chaos’, it is quite clear that the approach of the United States à la Trump leads each player to act according to different perspectives compared to the past (even the very recent one): Europe, an important market at a global level, must finally take up the political challenge. And defence is a decisive starting point.

Complex research continues …

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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