LABORATORIO DI RICERCA COMPLESSA / COMPLEX RESEARCH LABORATORY
Daily from global think tanks and other open sources
China
1 – Fergus Ryan, Matt Knight, Daria Impiombato (ASPI The Strategist) scrive che, dopo la pandemia, i media mainstream cinese hanno lavorato a presentare una narrazione di resilienza, capacità e controllo in mezzo al caos. Tuttavia, non sono state soltanto i media del Partito-Stato o le voci dei diplomatici a dipingere questa immagine rosea. Un gruppo relativamente nuovo di attori è salito sul palco: influencer stranieri. Questo gruppo di cittadini non cinesi residenti in Cina e allevati con cura dal PCC nel corso degli anni sono diventati parte integrante del coro, armonizzandosi con la “melodia principale”, il termine utilizzato dal partito per indicare temi o narrazioni che ne promuovono valori, politiche e ideologia. Un nuovo rapporto di ASPI, Singing from the CCP’s songsheet, analizza il funzionamento di questo processo
Fergus Ryan, Matt Knight, Daria Impiombato (ASPI The Strategist) write that, since the pandemic, China’s mainstream media has worked to present a narrative of resilience, capability and control amid the chaos. However, it was not just the Party-state media or the voices of diplomats that painted this rosy picture. A relatively new group of actors took to the stage: foreign influencers. This group of non-Chinese citizens residing in China and carefully nurtured by the CCP over the years have become an integral part of the chorus, harmonizing with the “main melody”, the term used by the CCP to indicate themes or narratives that promote its values, policies and ideology. A new report from ASPI, Singing from the CCP’s songsheet | Australian Strategic Policy Institute | ASPI, analyzes how this process works
2 – Selwyn Parker (Lowy The Interpreter) scrive che, ad agosto, Pechino ha lanciato un’ancora di salvezza all’Argentina, Paese inadempiente in termini di debito sovrano, per il rimborso in yuan della metà di una rata di 2,7 miliardi di dollari di un prestito di emergenza al Fondo monetario internazionale. È stata la seconda volta in sei mesi che l’Argentina ha fatto ricorso allo yuan e il governo di Buenos Aires ha deciso di approfondire l’accordo pagando in yuan le importazioni dalla Cina. Ora, l’elezione del nuovo presidente Javier Milei, potrebbe costringere l’Argentina ad allontanarsi dallo yuan. Ma, se Milei non riesce a dollarizzare l’economia, lo yuan potrebbe diventare ancora più utile. Anche il Brasile di Lula è impegnato ad ampliare il ruolo della valuta cinese nei sistemi di pagamento. Pechino sta concludendo accordi simili in tutto il mondo, progettati per aumentare il potere della sua valuta
Selwyn Parker (Lowy The Interpreter) writes that, in August, Beijing threw a lifeline to Argentina, a country that had defaulted on its sovereign debt, to repay half of a $2.7 billion installment in yuan of an emergency loan to the International Monetary Fund. It was the second time in six months that Argentina resorted to the yuan and the Buenos Aires government decided to deepen the agreement by paying for imports from China in yuan. Now, the election of new president Javier Milei could force Argentina to move away from the yuan. But, if Milei fails to dollarize the economy, the yuan could become even more useful. Lula’s Brazil is also committed to expanding the role of the Chinese currency in payment systems. Beijing is striking similar deals around the world, designed to increase the power of its currency
Rise of the Redback | Lowy Institute
3 – Global Times scrive che la China International Supply Chain Expo, prima esposizione mondiale della supply chain a livello nazionale, si terrà a Pechino dal 28 novembre al 2 dicembre. Con il tema “Connecting the World for a Shared Future”, l’evento riflette la responsabilità della Cina in quanto grande potenza manifatturiera nel mantenere la stabilità dell’industria globale e delle catene di approvvigionamento. Sullo sfondo delle tensioni geopolitiche, la creazione di una nuova forma di cooperazione per promuovere catene di approvvigionamento e industriali globali stabili, fluide, efficienti e reciprocamente vantaggiose è fondamentale
Global Times writes that the China International Supply Chain Expo, the world’s first nationwide supply chain exhibition, will be held in Beijing from November 28 to December 2. With the theme “Connecting the World for a Shared Future”, the event reflects China’s responsibility as a major manufacturing power in maintaining the stability of global industry and supply chains. Against the backdrop of geopolitical tensions, establishing a new form of cooperation to promote stable, fluid, efficient and mutually beneficial global industrial and supply chains is crucial
GT Voice: CISCE shows China’s support for stable global supply chains – Global Times
China – Japan – South Korea
Zhao Yusha (Global Times) scrive che la Cina è disposta a lavorare con la Corea del Sud e con il Giappone per promuovere la ripresa della cooperazione trilaterale, ha dichiarato un alto diplomatico cinese all’incontro trilaterale dei ministri degli Esteri dei Paesi che si è tenuto domenica nella città sudcoreana di Bushan. Le parti hanno concordato di creare le condizioni per l’incontro trilaterale dei leader e di accelerare i preparativi, secondo una dichiarazione rilasciata domenica sera dal Ministero degli Affari Esteri cinese. Gli esperti cinesi ritengono che l’incontro, tenutosi dopo una pausa di quattro anni, non solo aprirà la strada a incontri di livello superiore tra i tre Paesi asiatici, ma porterà anche stabilità nella regione e rafforzerà la cooperazione
Zhao Yusha (Global Times) writes that China is willing to work with South Korea and Japan to promote the resumption of trilateral cooperation, a senior Chinese diplomat said at the trilateral meeting of foreign ministers of the countries that took place Sunday in the South Korean city of Bushan. The sides agreed to create conditions for the trilateral meeting of leaders and speed up preparations, according to a statement released by China’s Ministry of Foreign Affairs on Sunday evening. Chinese experts believe that the meeting, held after a four-year hiatus, will not only pave the way for higher-level meetings between the three Asian countries, but also bring stability to the region and strengthen cooperation
China – UK
Chen Qingqing (Global Times) scrive che, nella sua prima intervista pubblica sulle relazioni tra Regno Unito e Cina, il neo ministro degli Esteri britannico David Cameron ha sottolineato la necessità di impegnarsi con la Cina. Gli esperti cinesi ritengono che l’ex primo ministro, spesso descritto come “l’architetto dell’epoca d’oro delle relazioni tra Regno Unito e Cina”, stia cercando un equilibrio attento tra le diverse posizioni rispetto alle relazioni con Pechino
Chen Qingqing (Global Times) writes that, in his first public interview on UK-China relations, the new British Foreign Secretary David Cameron highlighted the need to engage with China. Chinese experts believe the former prime minister, often described as “the architect of the golden era of UK-China relations”, is seeking a careful balance between different positions on relations with Beijing
Cameron’s first interview on UK-China ties ‘carefully strikes balance’ – Global Times
China – Vietnam
Qi Xijia (Global Times) scrive che la Cina approfondirà la cooperazione commerciale e di investimento con il Vietnam, ha dichiarato sabato il ministro del Commercio Wang Wentao durante un incontro con il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh a Ho Chi Minh City. Le parti hanno concordato di intensificare i legami economici bilaterali contribuendo ad approfondire insieme l’integrazione economica regionale. Le due parti hanno discusso temi come la risoluzione commerciale nelle valute locali e la connettività ferroviaria, e altre forme di cooperazione per stimolare il commercio e gli investimenti bilaterali
Qi Xijia (Global Times) writes that China will deepen trade and investment cooperation with Vietnam, Trade Minister Wang Wentao said during a meeting with Vietnamese Prime Minister Pham Minh Chinh in Ho Chi Minh City on Saturday. The parties agreed to intensify bilateral economic ties, helping to jointly deepen regional economic integration. The two sides discussed topics such as trade resolution in local currencies and rail connectivity, and other forms of cooperation to stimulate bilateral trade and investment
European Union
Charles Powell, Nathalie Tocci, Guntram Wolff (ASPI The Strategist – Project Syndicate) scrivono che, di fronte alle numerose differenze tra i suoi Stati membri, negli ultimi anni l’Unione Europea ha cercato di affinare il proprio concetto di autonomia strategica. Ora la Spagna intende sfruttare la sua presidenza del Consiglio dell’UE per conferire maggiore coerenza e sostanza a questo dibattito. Se avrà successo, l’Europa avrà compiuto un passo significativo verso una più profonda integrazione. L’idea di fondo è che gli europei devono essere in grado di vivere secondo le proprie leggi e difendere i propri interessi senza interferenze (o assistenza) straniere. Tuttavia, data la natura cooperativa dell’UE, il processo decisionale basato sul consenso e i profondi legami economici con il resto del mondo, l’azione esterna deve trovare un delicato equilibrio. Deve essere multilaterale quando possibile, ma unilaterale quando necessario
Charles Powell, Nathalie Tocci, Guntram Wolff (ASPI The Strategist – Project Syndicate) write that, faced with the numerous differences between its member states, in recent years the European Union has tried to refine its concept of strategic autonomy. Now Spain intends to use its presidency of the Council of the EU to bring greater coherence and substance to this debate. If successful, Europe will have taken a significant step towards deeper integration. The underlying idea is that Europeans must be able to live according to their own laws and defend their interests without foreign interference (or assistance). However, given the EU’s cooperative nature, consensus-based decision-making and deep economic ties with the rest of the world, external action needs to strike a delicate balance. It must be multilateral when possible, but unilateral when necessary
Making European strategic autonomy work | The Strategist (aspistrategist.org.au)
Indo Pacific
Jagannath Panda (Hague Centre for Strategic Studies) scrive che, in un mondo soggetto a una crescente concorrenza geopolitica, le catene del valore globali sono diventate notevolmente vulnerabili. Le minacce geopolitiche legate alla competizione tra grandi potenze, alla rivalità politica e alle controversie marittime pongono seri rischi alle catene di approvvigionamento in tutto il mondo. Anche altri sconvolgimenti come pandemie globali, shock economici e catene di approvvigionamento monopolizzate sono fattori di rischio tangibili che potrebbero avere gravi ripercussioni sul buon funzionamento dell’economia globale. L’Indo-Pacifico rappresenta il cuore di numerose catene del valore globali, tra cui quelle delle materie prime critiche, dei semiconduttori e di macchinari vari. Questa regione è anche il teatro della crescente concorrenza sino-americana, che comporta un grande rischio geopolitico per le catene del valore globali, soprattutto perché, mentre le relazioni bilaterali sono al minimo, l’interdipendenza economica tra loro rimane più alta che mai.
Jagannath Panda (Hague Centre for Strategic Studies) writes that, in a world subject to increasing geopolitical competition, global value chains have become significantly vulnerable. Geopolitical threats related to great power competition, political rivalry and maritime disputes pose serious risks to supply chains around the world. Other disruptions such as global pandemics, economic shocks and monopolized supply chains are also tangible risk factors that could have serious implications for the smooth functioning of the global economy. The Indo-Pacific represents the heart of numerous global value chains, including those for critical raw materials, semiconductors and various machinery. This region is also the theater of growing Sino-American competition, which poses great geopolitical risk to global value chains, especially because, while bilateral relations are at their lowest, economic interdependence between them remains higher than ever.
Indo-Pacific Security in 2030-35: Links in the Chain – HCSS
Israel – Hamas
Netanel Flamer, Erez Magen (BESA Center) scrivono che l‘attacco di Hamas del 7 ottobre è stato formulato sulla base di informazioni raccolte in anticipo dal gruppo terroristico, una parte significativa della quale era costituita da informazioni civili o militari non strettamente classificate. Ciò riflette un fenomeno più ampio definito “segreti non classificati”: informazioni che, sebbene non classificate, hanno tuttavia un valore considerevole o addirittura critico per un avversario. Per stabilire linee guida per affrontare questo fenomeno, è necessario riconoscerne la complessità. A causa della libera disponibilità di tali informazioni, qualsiasi mezzo per controllarle richiederà un approccio che bilanci la libertà di informazione e il diritto del pubblico a conoscere con le esigenze di sicurezza
Netanel Flamer, Erez Magen (BESA Center) write that the Hamas attack on October 7 was formulated on the basis of information gathered in advance by the terrorist group, a significant part of which was civilian or military information that was not strictly classified. This reflects a broader phenomenon called “unclassified secrets”: information that, although unclassified, nevertheless has considerable or even critical value to an adversary. To establish guidelines to address this phenomenon, it is necessary to recognize its complexity. Due to the free availability of such information, any means of controlling it will require an approach that balances freedom of information and the public’s right to know with security needs
The “Unclassified Secret” (besacenter.org)
NATO
Anna Maria Dyner (Polish Institute of International Affairs) scrive che, negli ultimi anni, la Russia ha aumentato l’intensità delle operazioni ostili condotte nel cyberspazio contro i membri della NATO e l’Ucraina. Da parte dell’Alleanza e degli Stati membri vi è una crescente necessità di rafforzare ulteriormente le capacità difensive in questo ambito, compresa la difesa attiva, e di espandere la cooperazione con i partner
Anna Maria Dyner (Polish Institute of International Affairs) writes that, in recent years, Russia has increased the intensity of hostile operations conducted in cyberspace against NATO members and Ukraine. There is a growing need for the Alliance and Member States to further strengthen defense capabilities in this area, including active defense, and to expand cooperation with partners
Papua New Guinea
Hannah Sarvasy (Lowy The Interpreter) scrive di come preservare il multilinguismo e analizza il caso della Papua Nuova Guinea, capitale mondiale della diversità linguistica, con oltre il 10% delle lingue viventi del mondo
Hannah Sarvasy (Lowy The Interpreter) writes about how to preserve multilingualism and analyzes the case of Papua New Guinea, the world capital of linguistic diversity, with over 10% of the world’s living languages
Papua New Guinea: Learning the lessons of language | Lowy Institute
USA – Asia
Mary E Lovely (East Asia Forum) scrive che, pur condividendo preoccupazioni simili sulla sicurezza economica e sulla resilienza, i partner commerciali degli Stati Uniti in Asia si domandano cosa impliche – per il loro stesso sviluppo – il nuovo approccio di Washington alla politica industriale. Con grandi risorse statali, un ampio mercato interno e potenti capacità di ricerca e sviluppo, gli Stati Uniti hanno il potere economico per catturare una quota significativa degli investimenti globali in settori industriali mirati. La svolta di Washington verso il protezionismo e il desiderio di spostare il commercio verso amici “che la pensano allo stesso modo” fanno temere che il mercato statunitense sarà chiuso alle esportazioni asiatiche a meno che non vengano soddisfatte le richieste americane di standard comuni e configurazioni della catena di approvvigionamento
Mary E Lovely (East Asia Forum) writes that, while sharing similar concerns about economic security and resilience, US trading partners in Asia are wondering what Washington’s new approach to industrial policy means for their own development. With large state resources, a large domestic market, and powerful research and development capabilities, the United States has the economic power to capture a significant share of global investment in targeted industrial sectors. Washington’s turn toward protectionism and desire to shift trade to “like-minded” friends raises fears that the U.S. market will be closed to Asian exports unless American demands for common standards and configurations of supply chain are met
US CHIPS Act threatens to hollow out Asian semiconductor industry | East Asia Forum
Artificial Intelligence
Branka Marijan (Centre for International Governance Innovation) scrive che il potenziale distruttivo dell’intelligenza artificiale ha aumentato sensibilmente le attività di governance. Pochi giorni prima che il Regno Unito ospitasse il vertice sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale dall’1 al 2 novembre, l’amministrazione Biden ha annunciato l’ordine esecutivo su un’intelligenza artificiale sicura e affidabile. Sebbene il vertice del Regno Unito si sia concentrato sui rischi catastrofici dell’intelligenza artificiale, gli sforzi degli Stati Uniti sono stati finalizzati ad affrontare questioni più concrete come gli usi militari dell’intelligenza artificiale. Durante il vertice, il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha annunciato diverse nuove iniziative come il nuovo AI Safety Institute. Ma, cosa fondamentale, Harris ha anche annunciato che 31 nazioni hanno aderito alla Political Declaration on Responsible Military Use of Artificial Intelligence and Autonomy. La dichiarazione è stata annunciata per la prima volta al summit su Responsible Artificial Intelligence in the Military Domain tenutosi a febbraio nei Paesi Bassi. L’aggiornamento della dichiarazione segnala l’impegno degli Stati Uniti in questo sforzo: i firmatari comprendono alleati degli Stati Uniti come Australia, Canada e Francia ma mancano Cina e Russia. La probabilità che uno dei due Stati si unisca ad un’iniziativa guidata dagli Stati Uniti nell’attuale clima geopolitico è estremamente bassa.
Branka Marijan (Centre for International Governance Innovation) writes that the destructive potential of artificial intelligence has significantly increased governance activities. Just days before the UK hosted the AI Safety Summit on November 1-2, the Biden administration announced the Executive Order on Safe and Trustworthy AI. While the UK summit focused on the catastrophic risks of AI, US efforts were aimed at addressing more concrete issues such as military uses of AI. During the summit, US Vice President Kamala Harris announced several new initiatives such as the new AI Safety Institute. But crucially, Harris also announced that 31 nations have signed on to the Political Declaration on Responsible Military Use of Artificial Intelligence and Autonomy. The statement was first announced at the summit on Responsible Artificial Intelligence in the Military Domain held in February in the Netherlands. The updated declaration signals US commitment to this effort: signatories include US allies such as Australia, Canada and France but are missing China and Russia. The likelihood of either state joining a US-led initiative in the current geopolitical climate is extremely low.
Geostrategies
1 – Philip Geurts (Hague Centre for Strategic Studies) analizza la domanda globale di petrolio in continua crescita e le sfide che pone ai politici in Asia ed Europa. Nonostante il dibattito in corso sull’abbandono dei combustibili fossili, l’incessante crescita demografica nei paesi in via di sviluppo e lo sviluppo industriale continuano a spingere verso l’alto la domanda di petrolio, che – secondo le previsioni – si aggirerà intorno ai 100 milioni di barili al giorno fino al 2030. La recente invasione russa dell’Ucraina, le sue ripercussioni sui mercati energetici globali e l’escalation delle tensioni geopolitiche sottolineano ulteriormente l’urgenza di affrontare la questione della sicurezza dell’approvvigionamento petrolifero. Geurts prevede che il petrolio rimarrà decisivo per Europa e Asia fino al 2030, con la domanda europea che probabilmente diminuirà più rapidamente mentre i consumi asiatici potrebbero continuare a crescere fino al 2040 con lo sviluppo dell’industria e dei trasporti.
Philip Geurts (Hague Center for Strategic Studies) analyzes the ever-growing global demand for oil and the challenges it poses for policymakers in Asia and Europe. Despite the ongoing debate on abandoning fossil fuels, the incessant population growth in developing countries and industrial development continue to push up the demand for oil, which – according to forecasts – will be around 100 million barrels per day until 2030. The recent Russian invasion of Ukraine, its repercussions on global energy markets and the escalation of geopolitical tensions further highlight the urgency of addressing the issue of security of oil supply. Geurts predicts that oil will remain crucial for Europe and Asia until 2030, with European demand likely to decline more rapidly while Asian consumption could continue to grow until 2040 as industry and transport develop.
Oil Supply Security of Asia and Europe Beyond 2030 – HCSS
2 – Philip Geurts (Hague Centre for Strategic Studies) scrive che la sicurezza dell’approvvigionamento di gas è in prima linea nelle preoccupazioni energetiche globali, in particolare per l’Europa e l’Asia. Geurts evidenzia le sfide poste dalla rigidità delle forniture di gas a causa dei lunghi tempi di realizzazione dei progetti di produzione, aggravate dalla limitata versatilità delle esportazioni di gas, sia sotto forma di gas naturale liquefatto che attraverso gasdotti.
Philip Geurts (Hague Center for Strategic Studies) writes that security of gas supply is at the forefront of global energy concerns, particularly for Europe and Asia. Geurts highlights the challenges posed by the rigidity of gas supplies due to the long lead times of production projects, compounded by the limited versatility of gas exports, whether in the form of liquefied natural gas or through pipelines.
Gas Supply Security in Europe and Asia Beyond 2030 – HCSS
3 – June Park, PhD (Hague Centre for Strategic Studies) si domanda quali sono i fattori chiave che guidano le catene di fornitura dei semiconduttori nell’attuale clima geopolitico post-pandemia e quali saranno i fattori chiave nel prossimo futuro, entro il 2030. Park analizza la catena di fornitura di chip nel contesto di molteplici rischi, guardando le prospettive dell’industria e del governo dei Paesi coinvolti nella catena di fornitura. L’Autore esamina, in particolare, il flusso di fornitura di chip tra i principali Stati membri dell’UE e le principali economie produttrici di chip nell’Asia orientale – Taiwan, Corea del Sud, Giappone e Cina – nel contesto del conflitto tecnologico in corso tra Stati Uniti e Cina.
June Park, PhD (Hague Center for Strategic Studies) asks what are the key factors driving semiconductor supply chains in the current post-pandemic geopolitical climate and what the key factors will be in the near future, by 2030. Park analyzes the chip supply chain in the context of multiple risks, looking at the industry and government perspectives of the countries involved in the supply chain. The Author examines, in particular, the flow of chip supply between the main EU Member States and the main chip-producing economies in East Asia – Taiwan, South Korea, Japan and China – in the context of the technological conflict in course between the United States and China.
4 – Benedetta Girardi, Paul van Hooft, Giovanni Cisco (Hague Centre for Strategic Studies) si domandano quanto sia sicuro il commercio marittimo europeo con l’Indo-Pacifico. Le linee marittime di comunicazione tra le due regioni passano attraverso diversi punti di strozzatura.
Benedetta Girardi, Paul van Hooft, Giovanni Cisco (Hague Center for Strategic Studies) ask how safe is European maritime trade with the Indo-Pacifi. The sea lines of communication between the two regions pass through several choke points.
What the Indo-Pacific means to Europe: trade value, chokepoints, and security risks – HCSS
5 – Piotr Dzierżanowski (Polish Institute of International Affairs) scrive che la Cina non è solo un importante partner commerciale per i Paesi in via di sviluppo, ma anche un investitore e un finanziatore. Per molti paesi l’impegno cinese è diventato un’alternativa alla cooperazione con l’Occidente. Tuttavia, le attività delle aziende cinesi aumentano i livelli di corruzione locale e possono avere un impatto negativo sull’ambiente e sul rispetto delle leggi sul lavoro. Per rimanere competitivi nei confronti della Cina ed evitare un’erosione delle proprie posizioni politiche, i Paesi occidentali dovrebbero sviluppare soluzioni per prevenire efficacemente le pratiche commerciali illecite all’estero ed essere pronti a preparare offerte più vantaggiose per i destinatari rispetto a quelle di Pechino
Piotr Dzierżanowski (Polish Institute of International Affairs) writes that China is not only an important trading partner for developing countries, but also an investor and financier. For many countries, Chinese commitment has become an alternative to cooperation with the West. However, the activities of Chinese companies increase levels of local corruption and can have a negative impact on the environment and compliance with labor laws. To remain competitive with China and avoid an erosion of their political positions, Western countries should develop solutions to effectively prevent illicit trade practices abroad and be ready to prepare offers that are more advantageous to recipients than those from Beijing
Space
Daniel Munro (Centre for International Governance Innovation) scrivono che, lo scorso settembre, l’Office of Technology, Policy, and Strategy (OTPS) della NASA ha pubblicato un rapporto riassuntivo di un workshop tenutosi ad aprile sulle implicazioni etiche, sociali e legali delle missioni Artemis e Moon-to-Mars. Riconoscendo che “la NASA non ha… affrontato sistematicamente le implicazioni sociali ed etiche dell’esplorazione umana”, l’OTPS ha convocato 55 esperti provenienti da diversi settori accademici e organizzazioni non governative, nonché personale tecnico e dirigente della NASA, per affrontare due questioni chiave: in che modo la NASA dovrebbe considerare le implicazioni etiche, legali e sociali degli sforzi di Artemis e Moon-to-Mars ? E quali sono le principali implicazioni etiche e sociali da considerare ?
Daniel Munro (Centre for International Governance Innovation) write that, last September, NASA’s Office of Technology, Policy, and Strategy (OTPS) published a summary report of a workshop held in April on the ethical, social, and legal implications of Artemis and Moon-to-Mars missions. Recognizing that “NASA has not…systematically addressed the social and ethical implications of human exploration,” the OTPS convened 55 experts from different academic fields and non-governmental organizations, as well as NASA technical and management personnel, to address two issues: how should NASA consider the ethical, legal, and social implications of the Artemis and Moon-to-Mars efforts? And what are the main ethical and social implications to consider?
- (Discrimination-Gender) Questione femminile e nuova grammatica del pensiero / Women’s question and new grammar of thought (Marzia Giglioli)
- (Climate Action) Co2. Ricalcolo nella top list dei Paesi emettitori / Co2. Recalculation in the top list of emitting countries (Marzia Giglioli)
- (Artificial Intelligence) Influencer con l’intelligenza artificiale. Zero realtà e nuovo business / Influencer with artificial intelligence. Zero reality and new business (Marzia Giglioli)
- (Climate Action) Climate change e l’effetto domino delle mutazioni animali / Climate change and the domino effect of animal mutations (Marzia Giglioli)
- (Complex Research) La complessità della pace e l’educazione ‘sentimentale’ / The complexity of peace and ‘sentimental’ education (Marco Emanuele)
- (Diplomacy & International Relations) Assemblea ONU, passa una risoluzione dei Paesi africani per la tassazione globale / UN Assembly passes a resolution from African countries for global taxation (Marzia Giglioli)
- (Climate Action) L’iceberg più grande del mondo si sta muovendo / The world’s largest iceberg is moving (Marzia Giglioli)
- (Complex Research) Nella grande trasformazione, per un pensiero trasformante / In the great transformation, for a transforming thinking (Marco Emanuele)
- (Complex Research) Dal realismo ‘necessario’ al realismo ‘visionario’ / From ‘necessary’ realism to ‘visionary’ one (Marco Emanuele)
- (Complex Research) Profonde lacerazioni e turbo-progresso / Deep lacerations and turbo-progress (Marco Emanuele)
- (Climate Action) Le emissioni corrono troppo in fretta. Secondo l’UNEP, gli Accordi di Parigi non bastano / Emissions are running too fast. According to UNEP, the Paris Agreements are not enough (Marzia Giglioli)
- (Diplomacy & International Relations) Le sfide per l’Argentina di Javier Milei (Carlo Rebecchi)
- (Artificial Intelligence) Dell’empatia, guardando all’intelligenza artificiale. Abbiamo bisogno di pensiero complesso / On empathy, looking at artificial intelligence. We need complex thinking (Marco Emanuele)
- (Intersections) Conflitto a Gaza. Attenzione all’uso della parola ‘genocidio’ / Conflict in Gaza. Beware of the use of the word “genocide” (Anna Maria Cossiga)
The Science of Where Magazine (Direttore: Emilio Albertario)
Israele/Hamas. Raccolta di analisi dai global think tanks – Israele/Hamas. Collecting analyzes from global think tanks
L’angolo del sondaggio. A cura di Radar SWG
L’intelligenza artificiale e la responsabilità nell’uso militare. Un problema strategico
La NASA e le implicazioni etiche e sociali delle esplorazioni spaziali
Costruiamo il mondo che vogliamo con la tecnologia e l’innovazione (Emilio Misuriello)
Taiwan è strategica nella geopolitica dei semiconduttori
Osservazione della Terra e tecnologie geospaziali per l’agricoltura sostenibile
L’India e il primo SuperCloud AI
Solo con la tecnologia le città restano vivibili (Marco Emanuele)
