Ancora solo lineare, il nostro pensiero non attraversa il dolore. La soglia sulla quale ci fermiamo è nella scelta tra l’esercizio del potere come dominio e del potere come servizio per l’umanità e per il pianeta.
Non basta dire che serve pensiero complesso: occorre ri-convertire (convertendoci continuamente) il nostro rapporto con la realtà, ria-ppropriandocene.
Ci troviamo dentro una grande trasformazione e siamo a un bivio decisivo: lasciare che i poteri dominanti (compreso quello portato dalla rivoluzione tecnologica) continuino a determinarci oppure cavalcare l’onda storica per governarla politicamente.
Nel secondo caso, che auspico, occorre un pensiero come ri-flessione. Per ascoltare il dolore dei popoli e del pianeta, sempre più acuto e sempre più profondo (anzitutto a causa dei conflitti e delle guerre in corso, ma non solo), occorre ri-fletterci, calarci dentro, ri-conoscerci come parte non separabile di un’unica realtà.
Possiamo dire che si tratta di un’operazione complessa come contrario di operazione complicata. Si tratta, infatti, di un cambio di passo radicale e strategico, di nuove mediazioni (realismo complesso), di nuove visioni. Se, come scrivevo, i paradigmi consumati rischiano di essere pericolosi, occorre lavorare sulla loro natura, aprire nuove prospettive di senso, di significato, di costruzione storica, di governo politico del mondo e dei mondi.
Non bastano più gli appelli delle autorità morali così come le parole della cosiddetta ‘comunità internazionale’ rispetto a operazioni inumane che si consumano ogni giorno, senza il minimo rispetto per quel principio di umanità che sembriamo non incarnare più come condizione prima e indispensabile di una vita dignitosa.
Violenza, polarizzazione, radicalizzazione ed estrema competizione dilagano e, proprio per questo, si aprono praterie potenziali di ri-pensamento per la ri-costruzione che abbiamo la responsabilità storica (personale e collettiva) di percorrere. In absentia, potremmo dire di aver lasciato il posto alla dis-umanità che, piaccia o no, vive dentro di noi.
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