The Global Eye ha iniziato una riflessione, a partire dal libro di Enrico Savio, ‘Principi attivi di strategia’, sul rapporto tra strategia e pensiero complesso. Di Marco Emanuele, Strategia complessa dell’uomo creativo. In riflessione con Enrico Savio
Ripubblichamo l’articolo di Adriana Piancastelli scritto, per Zero Zero News, in occasione della presentazione del libro di Enrico Savio avvenuta il 6 dicembre 2022 presso l’Università LUISS.
E’ il pensiero la bacchetta magica del genere umano che crei sogni, riflessioni, concetti organizzati, poesie o percorsi strategici, è l’attività dell’uomo che soffia l’alito di vita e trascina l’esistenza del pianeta.
Ne è convinto Enrico Savio – un grande avvenire dietro le spalle ed un ancor più grande divenire davanti agli occhi – autore di un libro magico e innovativo, essenziale, semplice e indispensabile a chiunque voglia decrittare i segreti delle strategie.
“Principi attivi di strategia” è stato presentato nella Sala delle Colonne dell’Università LUISS di Roma nel pomeriggio del 6 dicembre.
Enrico Savio, esperto del gioco delle indagini e dell’universo dell’Intelligence, è Capo Strategie e Market Intelligence di Leonardo SpA e ha attraversato con passione, equilibrio e intelligenza il mondo delle investigazioni, l’attività imprenditoriale nel settore della Innovative Security, e il pianeta Intelligence interpretando ogni volta il significato reale del pensiero strategico in orizzonti nazionali ed internazionali.
Il libro, presentato dall’ Autore insieme a Lucio Caracciolo (Autore della Prefazione), Fernando Giancotti ( Generale di Squadra Aerea e Presidente del CASD, in collegamento da Bruxelles), Alessandra Guidi (Prefetto e ViceDirettore del DIS) , Giovanni Lo Storto e Andrea Principe (LUISS), con Flavia Giacobbe moderatrice e direttore della rivista “Formiche”, è proposto al lettore come un rimedio galenico, una confezione di 12 pillole attive per la determinazione del percorso “cervello – anima – cuore” dello stratega e, in genere, di chiunque faccia della strategia un iter esistenziale di volontà e concentrazione
prefigurando un obiettivo e costruendo planimetrie mentali, progetti e narrazioni innovative con le radici nel gioiello cerebrale delle infinite potenzialità della mente, per ottenere proprio quello scopo preciso, auspicato e strutturato in ogni fase.
Ogni pillola è una molecola della struttura, una faccia del prisma del pensiero strategico a rinforzo del sistema immunitario dell’animo.
Nel fluire del pensiero tutto diventa strategia e nel raggiungimento del target, dell’obiettivo voluto – non soltanto negli ambiti economico-imprenditoriali e aziendali o d’intelligence – ma in ogni angolo esperienziale in cui il rischio gioca accanto alla sapienza ed il coraggio tiene per mano la riflessione, lo stratega conquista la leadership in grado di trasformare le energie di una monade in sinergie corali e coinvolgenti.
Il dibattito si è svolto fluido e ricco di spunti, aperto da Lucio Caracciolo che ha voluto sottolineare la differenza fondamentale filosofica e concettuale tra tattica e strategia.
Giancotti ha sintetizzato il cuore della strategia come gestione di tutti i mezzi per arrivare ai fini preposti, con costanza,, responsabilità e solitudine e ha evidenziato la fusione inevitabile delle personalità del leader e dello stratega.
Ha proseguito Alessandra Guidi che ha ricordato come nella analisi strategica, in cui il divenire del processo strategico si accompagna alle evoluzioni delle analisi di scenario e della raccolta informativa, risieda il focus vero dell’Intelligence.
Ha concluso l’Autore che, nel dedicare il libro ai figli e ai giovani del terzo millennio, ha intrecciato il valore della esperienza all’augurio sentito, per le generazioni del futuro, di trovare se stessi in fondo ai percorsi mentali, intellettuali ed emotivi, oltre la sintesi epidermica di un social media, utilizzando il pensiero come conoscenza e consapevolezza.
Il pensiero strategico, quindi, in quanto libertà e volontà, eclettismo e determinazione, può avvalersi della macchina, dell’algoritmo, della simulazione e della profilazione, ma è tessuto soprattutto di cellule umane, di connessioni, emozioni, elaborazioni, intuizioni, confronti e solitudini; è lo stratega che metabolizzando idee, esperienze, imprevedibilità e genialità decritta sguardi e battiti di ciglia riportando l’uomo alla essenza primaria di ogni strategia vincente: il significato della vita.
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