Vola l’economia spagnola e quella europea arranca. Vince ‘el modelo esportador’

(Marzia Giglioli)

La Spagna incassa una crescita economica che spicca nella debole Europa. Il settore estero spagnolo è stato uno dei principali protagonisti della ripresa e, come scrive El Pais, è il successo del ‘modelo esportador’ del Paese. Secondo la stima flash di Eurostat, nel 2023 il PIL italiano è salito dello 0,7% (rispetto al 2022 che aveva chiuso a + 3.7%), la Francia segna + 0,9%, la Germania – 0,3%. Nel complesso, il PIL dell”Eurozona registra lo scorso anno + 0.5%.
Il Pil spagnolo ha invece superato ogni previsione che si attestava ad un +1%. La Spagna è l’unico tra i grandi paesi dell’Unione Europea che è riuscito a mantenere contemporaneamente un solido surplus commerciale ed un abbondante afflusso di capitali esteri.
La spiegazione va ricercata essenzialmente nel fatto che ‘la crisi energetica ed industriale legata alla guerra in Ucraina non la tocca in alcun modo, contrariamente alla Germania, all’Italia ed al resto dell’UE’, nota Maria Jesus Fernandez, analista di Funcas. Inoltre, la Spagna risulta meno esposta al gas russo, ha più energie rinovabili ed esporta proporzionalmente poco verso la Cina. Risultati positivi anche sul fronte del mercato del lavoro che rappresenta attualmente un terzo dell’occupazione dell’Eurozona, spinto dall’arrivo di 600 mila immigrati solo nell’ultimo anno con le retribuzioni che segnano un aumento del 5,3% (a fronte di un”inflazione del 3%): questo ha generato una ripresa dei consumi delle famiglie che rappresentano il vero motore trainante della ripresa.
L’Eurozona invece schiva la recessione tecnica con un quarto trimestre stabile allo 0%.

(riproduzione autorizzata citando la fonte)

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