Uscire dal gossip

Dispiace, tra attacchi irricevibili e inopportune scelte partitiche, che in Italia – ancora una volta – si sia persa l’occasione di discutere insieme, in Parlamento, di civiltà giuridica.

Tutti sappiamo perché è nato il 41bis, tutti sappiamo chi è Alfredo Cospito e la sua storia criminale. Sarebbe il caso di dire, una volta per tutte, che l’aspra polemica istituzionale (perché tale è, coinvolgendo un Sottosegretario alla Giustizia, il Vice Presidente del Copasir e il Presidente del Consiglio) arrivata fino a Berlino deve cessare, per amore di quella Nazione di cui s’intende fare gli interessi. Altrettanto sappiamo che non è stato il Governo in quanto tale a soffiare sul fuoco.

Rimane, però, il tema della civiltà giuridica. Rimane il tema di una riforma della giustizia che tenga insieme certezza della pena e umanità della detenzione, ragioni di sicurezza e possibilità di riabilitazione, pace sociale dentro uno Stato di diritto che rifiuti la violenza ma che aiuti a superare le condizioni di disagio e le disuguaglianze che possono pericolosamente saldarsi con le esperienze criminali.

Tutto questo, naturalmente, non è entrato nello scontro. E’ inaccettabile, per quanto mi riguarda, che gli intellettuali vengano tacciati di contiguità con l’anarco-insurrezionalismo o con la mafia e il terrorismo laddove esprimano posizioni critiche e finalizzate a migliorare la civiltà giuridica e lo stato delle carceri.

Sappiamo tutto questo da tanti anni. Per quel che vale, anche questa piccola voce esprime preoccupazione. Ora è il momento di raffreddare le posizioni, ormai entrate nel calendario del gossip simil-sanremese. Rifiuto, come dovrebbe fare ogni cittadino, una partitica che si soddisfa di miserie nazional-popolari che soltanto sfiorano temi di grande peso civile e che qualificano, o de-qualificano, la civiltà della Nazione. L’uscita dal gossip è dovuta agli italiani, fino a prova contraria ancora “sovrani”.

 

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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