Terra Santa: luogo di incontro, mai di scontro fra civiltà. A colloquio con il Patriarca Latino di Gerusalemme, Card. Pierbattista Pizzaballa

Nel corso di un incontro organizzato da ISCOM,  S.E. il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha risposto a molte domande, tra le quali quelle di The Science of Where Magazine e di The Global Eye 

Il quadro della regione, a seguito dell’attacco di Hamas a Israele è di crescente complessità. ‘A partire dalla condanna assoluta di ciò che è accaduto il 7 settembre per mano di Hamas, vedo il rischio di uno scontro di civiltà che occorre assolutamente evitare. E’ un rischio troppo grande. Occorre lavorare per trovare le giuste proporzioni. La Terra Santa è sempre stato un luogo di incontro e di scontro, di frizione, tra Oriente e Occidente. Oggi più che mai, di fronte a una evoluzione che non possiamo prevedere, occorre non alzare ulteriormente il livello dello scontro ma ascoltare reciprocamente l’uno le ragioni dell’altro’.

La situazione è particolarmente delicata, ‘i cristiani che vivono nel nord di Gaza per ora stanno bene ma vivono un grande disagio dovuto alla guerra: per loro, allo stato attuale, è più sicuro rimanere dove sono, al nord. Non sanno dove andare, il confine di Rafah è chiuso’.

Guardando al contesto regionale, ‘la geografia degli attori comprende Israele, Iran, Cina, Egitto, Hezbollah e gli USA. Occorre muoversi per impedire l’allargamento del conflitto a livello regionale e guardando al rischio che la West Bank si incendi. La questione degli ostaggi è centrale’.

‘La tecnologia’, dice il Cardinale, ‘non può prescindere dal fattore umano. L’efficacia dell’attacco di Hamas lo dimostra. Dovremmo riflettere sulla tecnologia come strumento, ben considerando i rischi della manipolazione, misinformazione e disinformazione’.

(riproduzione autorizzata citando le fonti – The Science of Where Magazine e The Global Eye)

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