Stati “social” (M.E.)

Inside Facebook and BJP’s world of ghost advertisers, pubblicato da Al Jazeera, è l’ennesima dimostrazione che Facebook si comporta a tutti gli effetti come uno Stato.

E’ ora di considerare certi giganti tecnologici come veri e propri player geopolitici. Che li consideriamo strumenti di altri Stati o agenti “motu proprio”, il tema non cambia: siamo di fronte, e dentro, a una riconfigurazione di fatto dei rapporti di potenza. E non è solo questione di disinformation warfare.

La geopolitica si allarga e, per questa ragione, i paradigmi classici non bastano più. Dovremmo, nel dibattito, pensare a come i (relativamente) nuovi player si stanno comportando e cominciare a discutere del fatto che la vita social non è parallela a quella reale ma la incontra e la contamina. Questo elemento diventa sempre più decisivo e va considerato come tale da parte di tutti coloro che commentano il mondo e, soprattutto, da parte di quanti hanno facoltà di decidere.

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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