Presentato ambizioso piano di difesa UE, costerà 1,5 mld di euro nel 2025-2027

(Carlo Rebecchi)

Dopo due anni di guerra in Ucraina, per contrastare l’aggressione della Russia di Vladimir Putin, la Commissione europea ha presentato un proprio ambizioso progetto di strategia industriale europea in materia di difesa, il primo del genere, che costerà 1,5 miliardi di euro dal 2025 al 2027 e potrebbe essere finanziato in parte con il sequestro di attività sovrane russe immobilizzate nei paesi occidentali.
Il programma europeo per l’industria della difesa (EDIP), di cui Von Der Leyen aveva anticipato nei giorni scorsi le grandi linee (The Global Eye, 2 marzo), segnerà secondo la presidente della Commissione “il passaggio” dalle misure di urgenza a breve termine adottate nel 2023 e fino al 2025, ad un approccio ”più strutturale e a più lungo termine”.
Il bilancio dell’EDIP, precisa un comunicato della Commissione, rafforzerà la cooperazione industriale dell’Ue nel settore della difesa con l’Ucraina e ne sosterrà lo sviluppo della sua base industriale e tecnologica e di difesa. “A tale fine, l’EDIP potrebbe eventualmente attingere a finanziamenti supplementari dai proventi straordinari derivanti da attività sovrane russe immobilizzate (fatta salva la decisione del Consiglio su proposta dell’alto rappresentante)”.
Sarà d’altra parte istituito “un fondo per accelerare la trasformazione delle catene di approvvigionamento della difesa (FAST)” che mirerà “ad agevolare l’accesso al finanziamento tramite debito e/o capitale proprio per le PMI e le piccole imprese a media capitalizzazione che industrializzano tecnologie di difesa e/o fabbricano prodotti per la difesa”.
La Commissione invita i paesi membri a “investire di più, meglio, insieme, ed europei” e, più concretamente, “ad acquisire almeno il 40 % del materiale di difesa in modo collaborativo entro il 2030; a garantire che, entro il 2030, il valore degli scambi di difesa intra-UE rappresenti almeno il 35 % del valore del mercato della difesa dell’UE; a compiere progressi costanti verso l’acquisizione di almeno il 50 % del proprio bilancio per gli appalti nel settore della difesa all’interno dell’UE entro il 2030 e il 60 % entro il 2035”.
Quanto agli aspetti normativi, l’EDIP metterà a disposizione un nuovo quadro giuridico, il programma “Struttura per gli armamenti europei” (SEAP), per facilitare e intensificare la cooperazione degli Stati membri in materia di attrezzature di difesa. Un regime a livello dell’UE per la sicurezza nell’ approvvigionamento di materiale di difesa che garantirà un accesso costante a tutti i prodotti per la difesa necessari in Europa, e fornirà un quadro per reagire efficacemente a eventuali future crisi di approvvigionamento di prodotti per la difesa.
Inoltre, l’EDIP consentirà l’avvio di progetti europei di interesse comune in materia di difesa, con un potenziale sostegno finanziario dell’UE.

(riproduzione autorizzata citando la fonte)

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