Multipolarità e complessità in cammino – Multipolarity and complexity in progress

(Marco Emanuele)

La multipolarità è la cifra del nostro tempo e la intendiamo come l’emersione di diversi poli strategici che si contendono, con alleanze sempre più mutevoli, il centro della storia. Le alleanze, in questa fase, si presentano sempre di più in termini tattici: tutti, nessuno escluso, cercano di rafforzare, per non perdere, il proprio ruolo del mondo, in una sorta di competizione tra patrie (più o meno) piccole.

Il tema che dobbiamo affrontare è complesso e non può essere semplificato, come usa fare, perché la multipolarità si inserisce in un quadro ben più ampio. I poli, via contesto generale, sono attraversati da una policrisi de-generativa, dalla rivoluzione tecnologica e da una guerra mondiale ‘a pezzi’. E’ la traversalità di questi fenomeni che ci conduce in un dis-equilibrio sostanziale: mentre i poli competono per (ri)guadagnare il centro della storia, è proprio quel centro che cede alla legge del mosaico (notoriamente senza centro) lungo le infinite linee della rete di relazioni che rendono il mondo un ‘insieme complesso’.

The Global Eye, ogni giorno, osserva la multipolarità, evoluzione-involuzione dei rapporti di potere dall’alto, attraverso le analisi dei think tank a livello internazionale. Qui cerchiamo di ri-congiungerci, con la pazienza di chi è consapevole di trovarsi dentro a un cambio-di-era, con la complessità (e le complessità) che siamo e che generiamo. Cerchiamo di camminare, aggiungendo umiltà a pazienza, nel profondo di ciò che accade, consapevoli che i livelli di riflessione e d’intervento non possono essere separati: l’alto e il profondo, visti insieme, ci permettono di elaborare giudizio storico, di percorrere l’oltre, il futuro già presente.

Per non aggravare il pericoloso dis-equilibrio che ci percorre, il nostro punto di vista intellettuale privilegia il pensiero critico, rifugge ogni antagonismo così come ogni appiattiamento a-critico sull’esistente. Se, dopo la lettura di questi contributi, i nostri frequentatori avranno sviluppato qualche dubbio, potremmo dire di non avere perso tempo.

La multipolarità, vista con approccio complesso dall’alto e nel profondo, porta con sé tutto ciò che costituisce i sistemi che competono: i valori di riferimento, le tradizioni culturali e identitarie, le questioni politiche e istituzionali, le scelte e le ambizioni economiche, i sistemi di regolazione giuridica. I sistemi non solo competono ma si incontrano in forme anche inattese, molto spesso – e naturalmente – passando attraverso un confronto conflittuale. Elaborare giudizio storico significa stare dentro tutto questo, assumersi la fatica di una responsabilità intellettuale che potrebbe diventare visione per la decisione strategica.

(English version)

Multipolarity is the sign of our times, and we understand it as the emergence of different strategic poles contending, with increasingly shifting alliances, for the centre of history. Alliances, in this phase, are increasingly presented in tactical terms: everyone, no one excluded, seeks to strengthen, in order not to lose, their role in the world, in a sort of competition between (more or less) small homelands.

The issue we have to deal with is complex and cannot be simplified, as is customary, because multipolarity is part of a much broader picture. The poles, via the general context, are traversed by a de-generational polycrisis, the technological revolution and a world war ‘in pieces’. It is the transversality of these phenomena that leads us into a substantial dis-equilibrium: while the poles compete to (re)gain the centre of history, it is that very centre that yields to the law of the (notoriously centreless) mosaic along the infinite lines of the relationships that make the world a ‘complex whole’.

The Global Eye, every day, observes the multipolarity, evolution-involution of power relations from above, through the analyses of think tanks at the international level. Here we try to re-connect, with the patience of those who are aware of being inside a change-of-era, with the complexity (and complexities) that we are and that we generate. Let us try to walk, adding humility to patience, in the depths of what is happening, aware that the levels of reflection and intervention cannot be separated: the above and the deep, seen together, allow us to elaborate historical judgement, to walk in the beyond, in the future already present.

In order not to aggravate the dangerous dis-equilibrium that runs through us, our intellectual point of view privileges critical thinking, shuns any antagonism as well as any a-critical flattening on the existing. If, after reading these contributions, our visitors have developed any doubts, we could say that we have not wasted our time.

Multipolarity, seen with a complex approach from above and deep inside, brings with it everything that constitutes competing systems: reference values, cultural and identity traditions, political and institutional issues, economic choices and ambitions, systems of legal regulation. Systems not only compete but also meet in even unexpected ways, very often – and naturally – through conflictual confrontation. Elaborating historical judgement means staying within all this, taking on the effort of an intellectual responsibility that could become a vision for strategic decision-making.

(riproduzione riservata)

 

 

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