(Marzia Giglioli)
Clima: pianeta sempre più caldo, Rapporto UNEP (UN). Si rischia un rialzo di 3 gradi. Gli accordi di Parigi non bastano.
In attesa della Conferenza sul clima COP28 si sommano gli allarmi rivolti alla Comunità internazionale. Bisogna fare in fretta. Gli accordi finora presi per combattere il climate change non sono sufficienti: rischiamo di dover affrontare un aumento delle temperature di circa 3 gradi. Ad affermarlo è l’ultimo Rapporto sul divario delle emissioni del Programma delle Nazioni Unite sull’Ambiente (UNEP, pubblicato il 20 novembre). I dati non lasciano spazio alle interpretazioni: bisogna fare di più nel prossimo round sul clima che si terrà fra pochi giorni a Dubai.
Le emissioni per il 2030 dovranno scendere del 28% se si vorrà contenere il rialzo delle temperature entro 2 gradi e del 42% per un contenimento di 1.5%.
L’ ‘Emissions Gap Report 2023: Broken Record’ rileva che sono necessarie trasformazioni globali a basse emissioni di carbonio per ottenere tagli alle emissioni di gas serra entro i prossimi 7 anni.
“Sappiamo che è ancora possibile rendere realtà il limite di 1,5 gradi. Occorre estirpare la radice avvelenata della crisi climatica: i combustibili fossili. E richiede una transizione giusta ed equa verso le energie rinnovabili”, ha affermato Antònio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite.
Mantenere la possibilità di raggiungere gli obiettivi di temperatura dell’Accordo di Parigi dipende dal rafforzamento significativo della mitigazione in questo decennio per ridurre il divario delle emissioni. Ciò faciliterà obiettivi più ambiziosi per il 2035 nella prossima tornata di contributi determinati a livello nazionale e aumenterà le possibilità di soddisfare gli impegni di zero emissioni nette.
“Non c’è persona o economia sul pianeta che non sia stata toccata dal cambiamento climatico, quindi dobbiamo smettere di stabilire record indesiderati sulle emissioni di gas serra, sulle temperature elevate globali e sulle condizioni meteorologiche estreme”, ha affermato Inger Andersen, direttore esecutivo dell’UNEP. “Dobbiamo iniziare a stabilire altri record: sulla riduzione delle emissioni, sulle transizioni verdi e giuste e sulla finanza climatica”.
Secondo l’Unep, fino all’inizio di ottobre di quest’anno sono stati registrati 86 giorni con temperature superiori a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Settembre è stato il mese più caldo mai registrato, con temperature medie globali di 1,8°C superiori ai livelli preindustriali.
Il rapporto rileva che le emissioni globali di gas serra (GHG) sono aumentate dell’1,2% dal 2021 al 2022, raggiungendo un nuovo record di 57,4 gigatonnellate di anidride carbonica e le emissioni di gas serra nel G20 sono aumentate dell’1,2% nel 2022.
Le tendenze delle emissioni – continua il Rapporto – riflettono modelli globali di disuguaglianza. A causa di queste tendenze preoccupanti e degli insufficienti sforzi di mitigazione, il mondo si avvia ad un aumento della temperatura ben oltre gli obiettivi climatici concordati.
Se gli sforzi delle politiche attuali continueranno ai livelli odierni, il riscaldamento globale sfiorerà in questo secolo un aumento di 3°C rispetto ai livelli preindustriali.
Queste proiezioni della temperatura sono leggermente superiori rispetto a quelle del Rapporto sul divario delle emissioni del 2022, poiché l’analisi 2023 ha incluso un numero maggiore di modelli nella stima del riscaldamento globale.
Il climate change sta correndo molto di più delle soluzioni previste e gli Accordi di Parigi sembrano davvero non essere più sufficienti.
Nota: L’Emissions Gap Report è il rapporto più importante dell’UNEP lanciato ogni anno prima dei negoziati annuali sul clima. L’EGR traccia il divario tra la direzione in cui si stanno dirigendo le emissioni globali rispetto agli attuali impegni nazionali e il punto in cui dovrebbero essere per limitare il riscaldamento a 1,5°C. Ogni edizione esplora i modi per colmare il divario nelle emissioni.
(English version)
Climate: increasingly hotter planet, Unep Report (UN). There is a risk of a 3 degree rise. The Paris agreements are not enough.
While waiting for the COP28 climate conference, the alarms addressed to the international community add up. We need to hurry. The agreements made so far to fight climate change are not sufficient or we will face an increase in temperatures of around 3 degrees. This is stated in the latest Report on the emissions gap from the UN Environment Programme (UNEP, published on 20 November). The data leaves no space for interpretation: more must be done in the next round on climate which will be held in a few days in Dubai.
Emissions for 2030 will have to fall by 28% if we want to limit the rise in temperatures to within 2 degrees and by 42% for a containment of 1.5%.
The ‘Emissions Gap Report 2023: Broken Record’ finds that global low-carbon transformations are needed to achieve cuts in greenhouse gas emissions within the next 7 years.
‘We know that it is still possible to make the 1.5 degree limit a reality. We need to eradicate the poisonous root of the climate crisis: fossil fuels. And it requires a just and equitable transition to renewable energy’, said António Guterres, Secretary General of the United Nations.
Maintaining the possibility of meeting the Paris Agreement’s temperature targets depends on significantly strengthening mitigation this decade to close the emissions gap. This will facilitate more ambitious targets for 2035 in the next round of Nationally Determined Contributions and increase the chances of meeting net zero emissions.
‘There is no person or economy on the planet untouched by climate change, so we must stop setting unwanted records on greenhouse gas emissions, global high temperatures and extreme weather’, said Inger Andersen, Executive Director of UNEP. ‘We need to start setting more records: on emissions reduction, on green and just transitions, and on climate finance’.
According to UNEP, up to the beginning of October this year, 86 days were recorded with temperatures above 1.5°C above pre-industrial levels and September was the warmest month on record, with global average temperatures of 1 .8°C above pre-industrial levels.
The report finds that global greenhouse gas (GHG) emissions increased by 1.2% from 2021 to 2022, reaching a new record of 57.4 gigatons of carbon dioxide, and G20 greenhouse gas emissions increased by 1.2% in 2022.
Emissions trends – continues the Report – reflect global patterns of inequality. Due to these worrying trends and insufficient mitigation efforts, the world is headed for temperature increases far beyond agreed climate goals.
If current policy efforts continue at today’s levels, global warming will approach an increase of 3°C compared to pre-industrial levels this century.
These temperature projections are slightly higher than those in the 2022 Emissions Gap Report, as the 2023 report included more models in estimating global warming.
Climate change is taking place much faster than the expected solutions and the Paris Agreements really seem to no longer be sufficient.
Note: The Emissions Gap Report is UNEP’s flagship report launched each year ahead of the annual climate negotiations. The EGR tracks the gap between where global emissions are heading relative to current national commitments and where they need to be to limit warming to 1.5°C. Each edition explores ways to close the emissions gap.
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