Da quando la Moldavia è diventata indipendente nel 1991, Mosca ha ripetutamente utilizzato due importanti leve all’interno del Paese per cercare di impedire che si rivolgesse all’Occidente, come l’attuale governo moldavo ha costantemente segnalato. Si tratta della Repubblica di Transnistria, a maggioranza slava, nel nord, e della regione cristiano-turca della Gagauzia, a sud-est, con 200.000 abitanti. La prima attira sempre più l’attenzione, ma la seconda sta diventando sempre più importante, non solo perché Mosca sta perdendo influenza tra le élite della Transnistria, che stanno valutando che potrebbero essere meglio legate all’Europa che alla Russia, ma anche perché la questione gagauza è utile al Cremlino anche in Ucraina, dove c’è una significativa minoranza gagauza (circa 30.000 persone). Inoltre, i gagauzi giocano un ruolo chiave nelle relazioni di Mosca con la Turchia, dato che Ankara li considera il gruppo turco all’estero più strettamente legato linguisticamente ai turchi anatolici (cfr. EDM, 27 gennaio 2022; 28 aprile 2022; Expert.ru, 17 marzo)
Russian Seeking Once Again to Use Gagauz in Blocking Moldova’s Turn to the West – Jamestown