(Marzia Giglioli)
Il riscaldamento del pianeta sta influenzando il cronometraggio globale e sta modificando il calcolo del tempo.
L’accelerazione dello scioglimento dei ghiacci sta cambiando l’equilibrio che finora ha dettato il rapporto tra l’orologio del mondo e la rotazione del nostro pianeta.
Ci vorrà un ricalcolo, informano gli scienziati che stanno aggiornando la situazione alla luce del cambio climatico che influisce anche sugli ‘orologi’.
Come scrive Nature, “l’associazione storica del tempo con la rotazione della Terra ha fatto sì che il Tempo Coordinato Universale (UTC) segua l’andamento della rotazione ma è noto che la velocità di rotazione non sia costante, l’UTC contiene in sé una discontinuità (secondi intercalari), il che complica già da tempo la sua ‘traduzione’ nelle reti di computer”. Dal 1972, tutte le discontinuità dell’UTC hanno richiesto l’aggiunta di un secondo intercalare. Ma ora le modificazioni si stanno accelerando a causa del veloce scioglimento del ghiaccio in Groenlandia e in Antartide: di fatto si sta alterando la velocità angolare della Terra più rapidamente di prima e quindi il futuro orientamento del nostro pianeta. “Il riscaldamento globale sta effettivamente influenzando in modo misurabile la rotazione dell’intera Terra”, ha affermato l’autore dello studio Duncan Agnew, geofisico dell’Università della California a San Diego. “Stanno accadendo cose che non erano mai accadute prima”. Secondo gli ultimi dati raccolti, l’UTC, come ora è definito, richiederà un netto ricalcolo entro il 2029 e porrà un problema senza precedenti per la rete globale dei computer e per tutta le tecnologia che lega i propri dati al tempo.
Si rischia altrimenti un ‘tempo impazzito’. Che sembra anche una metafora.
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