(Maria Eva Pedrerol)
Le donne più giovani sono più progressiste dei loro coetanei maschi che sono invece più conservatori. Fino agli anni ottanta del secolo scorso le generazioni si muovevano in modo omogeneo a livello politico e ideologico. Da allora si è cominciata ad aprire una spaccatura di genere, acutizzatasi negli ultimi anni. Le giovani donne hanno virato verso posizioni politiche più di sinistra, mentre i maschi giovani si polarizzano verso ideologie più conservatrici. E si tratta di un fenomeno universale che vede protagonista la Generazione Z o Centennials, che individua i nati a cavallo tra i due secoli (dal 1995 al 2010 circa).
Uno studio pubblicato dal Financial Times rivela come questo gap ideologico tra le giovani donne e i giovani uomini si riscontri in diversi Paesi nel mondo e riguardi ogni continente. Analizzando diversi studi effettuati negli USA, in Corea del Sud, Tunisia, Germania, Polonia e Gran Bretagna, è evidente il fenomeno.
Il gap, secondo un sondaggio di Gallup, arriva al 30% come negli Stati Uniti, con una accelerazione che si è resa evidente in soli sei anni rispetto ai coetanei maschi. La stessa percentuale si registra In Germania (30%) e situazione simile anche in Gran Bretagna (circa il 25%).
Il caso più eclatante è quello della Corea del Sud, dove la differenza fra femmine e maschi giovani è del 50 % e segna una spaccatura evidente ed una vera ‘disuguaglianza di genere’. Stessa spaccatura si evidenzia anche in Cina e in Tunisia.
Si tratta di un fenomeno recente ma globale che incomincia a preoccupare alcuni Paesi. Il giornalista Antonio Salgado Borge sul sito di notizie messicano ‘Proceso’ scrive che la divergenza fra i generi deve essere studiata con molta attenzione da parte del Messico. Il problema è reale e in continua crescita, sottolinea Salgado, facendo notare che sei anni fa la spaccatura non c’era.
Molti analisti concordano nell’ affermare la grande influenza avuta dal movimento ‘MeToo’ sulle generazioni più giovani e l’ondata femminista che ha sollevato. ‘MeToo’, diventato virale sulle reti social nel 2017 per denunciare le aggressioni sessuali e lo stalking (dopo le accuse di abusi lanciate contro il produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein), ha fatto da megafono per una cultura più consapevole e profonda che investe la fine di un sistema patriarcale, ma che sta innescando anche un diverso atteggiamento politico. La ‘donna’, quindi, sarà protagonista dei cambiamenti del terzo millennio ?
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