Dopo la morte di Papa Francesco, le riflessioni sulla Chiesa Cattolica crescono esponenzialmente.
L’esperienza di Bergoglio lascia una eredità complessa e incompiuta, come quella di ogni Papa. La Chiesa di Roma si trova a fare i conti con un mondo in subbuglio, nel pieno di una guerra mondiale a pezzi.
La Chiesa si muove tra visioni dogmatiche, visioni storiche e rapporti di potere. Il Papa, all’interno, non è onnipotente: pesano le Chiese nazionali. E questa non è una novità.
Il pastore Bergoglio, molto amato e altrettanto contrastato, ha scelto gli ultimi: il Vangelo di Cristo al centro. E scegliere gli ultimi significa calarsi nelle periferie esistenziali, capire che l’approccio dal centro non ha lo stesso impatto di approcci laterali, dove si sviluppa la vita vera.
Francesco aveva compreso la complessità della vita, la respirava e la incarnava, tentando di portarla nel governo della Chiesa. Ciò, inevitabilmente, ha generato smarrimento: c’è differenza sostanziale tra sacri palazzi e gli ospedali da campo.
Ogni Papa, dal punto di vista della Storia umana, esprime visioni politiche di mediazione e di dialogo. Bergoglio si è trovato a regnare nel tempo della grande trasformazione. Chi verrà dopo di lui avrà il compito difficilissimo di stare dalla stessa parte: se molte correnti vanno in direzione contraria, il Vangelo parla, da sempre e per sempre, per il bene comune, la giustizia e la pace.
(English version)
Following the death of Pope Francis, reflections on the Catholic Church grow exponentially.
Bergoglio’s experience leaves behind a complex and unfinished legacy, like that of every Pope. The Church of Rome finds itself dealing with a world in turmoil, in the midst of a fragmented world war.
The Church navigates between dogmatic visions, historical visions and power relations. The Pope, within the Church, is not omnipotent: the national Churches carry weight. And this is nothing new.
Pastor Bergoglio, much loved and equally contested, chose the least among us: the Gospel of Christ at the centre. And choosing the least means immersing in the existential peripheries, understanding that the approach from the centre does not have the same impact as approaches from the margins, where real life unfolds.
Francis understood the complexity of life, he breathed and embodied it, trying to bring it into the government of the Church. This inevitably caused confusion: there is a substantial difference between sacred palaces and field hospitals.
Every Pope, from the point of view of human history, expresses political visions of mediation and dialogue. Bergoglio found himself reigning in a time of great transformation. Who come after him will have the very difficult task of staying on the same side: if many currents go in the opposite direction, the Gospel speaks, always and forever, for the common good, justice and peace.