Per diversi anni l’industria europea dell’alluminio ha vissuto tra due realtà parallele.
Nella prima, l’alluminio è diventato sempre più importante per le transizioni verdi e digitali dell’UE. Uno studio recente mostra che la domanda europea di alluminio per le sole tecnologie pulite aumenterà da 14 milioni di tonnellate nel 2020 a 21 milioni di tonnellate nel 2050, con i veicoli elettrici, l’energia solare e le reti elettriche come principali motori di crescita.
In secondo luogo, la capacità dell’UE di produrre, conservare e riciclare l’alluminio è stata compromessa dalle interruzioni della catena di approvvigionamento, dagli elevati costi normativi e dal costante aumento delle importazioni sottocosto e ad alto contenuto di carbonio dalla Cina. I dati mostrano che i settori europei delle materie prime, e soprattutto l’industria dell’alluminio, sono particolarmente esposti a pratiche commerciali sleali.
Strategic: the new critical in shaping the raw materials strategy – EURACTIV.com – George Karkampasis



