(Marzia Giglioli)
Era tutto già scritto. Siamo in emergenza climatica e nessun Paese è in grado di contrastarne gli effetti più drammatici.
Ultimo in ordine di tempo è l’uragano che ha colpito Acapulco il più forte che si ricordi in Messico. Ha devastato case, hotel e ospedali e sommerso interi quartieri. Ora ci sono solo macerie e detriti.
Il bilancio è circa 30 morti ma molti sono i dispersi. Ma l’uragano ha evidenziato soprattutto come si sia ‘impreparati’ alle emergenze che si stanno susseguendo nel mondo.
Ad Acapulco la gente per strada chiede aiuto.
“Abbiamo fame”, diceva un cartello. “Abbiamo bisogno di cibo”, si legge su un altro. “Per favore aiutateci”. È drammatica la cronaca di queste ore come riporta il Los Angeles Times.
“Non è venuto nessuno. Il governo non ha fatto nulla”, ha detto Hisaele Saucedo Bernal, 58 anni. La sua casa è stata allagata in pochi minuti dall’uragano Otis che si è abbattuto sulla costa come una tempesta di categoria 5. mercoledì mattina presto.
Un quarto delle case sono rimaste senza elettricità e scarseggiano cibo, benzina e acqua pulita. Ad Acapulco vive 1 mjlione di persone , in molti sono stati costretti ad andare a prendere cibo tra le macerie dei negozi distrutti dsll’uragano.
Impossibile fuggire perché le strade erano bloccate e le macchine distrutte.
In pochi attimi uno dei paradisi del mondo è stato devastato.
Dopo l’allarme di quest’estate, i climatologi avevano avvertito che avremmo assistito ad un crescendo di fenomeni atmosferici di violenza straordinaria.
Alcuni esperti affermano che gli uragani, già potenti,potrebbero peggiorare anche a causa del fratello minore di El Nino.
Secondo una nuova ricerca sul clima, saremmo di fronte ad un fenomeno ancora poco studiato, ma i due fratelli uragani sarebbero correlati, anche se gli studi sulla loro connessione sono ancora agli inizi, come ha rivelato Nature.
Ma ad uccidere più degli uragani è il caldo estremo e gli esperti ipotizzano che il 2024 potrebbe rivelarsi uno degli anni con il maggior numero di decessi legati alle alte temperature.
Secondo stime recenti, negli Usa muoiono circa 20mila persone l’anno a causa del caldo e si attende un bilancio ancora più grave per quest’anno.
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