Difficoltà russe nell’Artico (fonte: The Jamestown Foundation)

Le speranze del Cremlino di sviluppare la Northern Sea Route e di proteggere e proiettare il potere nell’Artico potrebbero presto crollare. Ciò non è dovuto al riscaldamento globale, alle mosse di altri Paesi nell’Oceano Artico, né ai problemi della Russia stessa nello sviluppo e nella manutenzione delle strutture a terra necessarie a mantenere efficiente la rotta. Piuttosto, è a causa dell’accelerazione della fuga dell’etnia russa dalle regioni settentrionali del Paese. Tale fuga sta rendendo impossibile per Mosca mantenere le strutture necessarie a sostenere i suoi ambiziosi piani per l’Artico, spostando l’equilibrio etnico della popolazione dall’etnia russa a popolazioni indigene sempre più in contrasto con il Cremlino. Tale sviluppo sta persino sollevando il timore che altri Paesi, Cina e Stati Uniti in particolare, possano sfidare Mosca per il controllo della Via del Mare del Nord e persino di parti chiave del territorio ora all’interno della Federazione Russa.

Russian Flight From the Arctic Undercuts Moscow’s Hold on the Far North – Jamestown – Paul Globe

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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