Cronache Italiane – Arresti democratici (Marco Emanuele)

Ciò che è successo ieri a Roma chiama tutti a ripensare la sostanza democratica. Condannare è il minimo che si possa fare ma, evidentemente, non basta più. Se è vero che parliamo di minoranze rumorose e violente (e anche organizzate), a Roma è andato in scena un problema ben più grande.

Le immagini di guerriglia urbana che abbiamo visto mi portano alla mente una riflessione che non può aspettare: la cara democrazia, infatti, è in evidente stato di de-generazione. Si è smarrita la basica capacità di dialogo, assolutizzata la parte di dialogo solo dialettica.

E’ venuto, anche se non è mai finito, il tempo degli intellettuali, di chi ha il dovere di porre in evidenza una direzione e di lavorare a condividere visioni di convivenza. Siamo, dicevo, nell’evidente radicalizzazione in una dialettica esasperata nella quale ciascuno porta e pone le proprie convinzioni come Verità. La democrazia, che porta dentro la sua de-generazione (la storia insegna), si sostiene in termini di diritti e libertà laddove condivide un dialogo non solo dialettico ma anche dialogale, profondo, effettivo.

Se tutti abbiamo il diritto di contestare il potere e le sue scelte, mai dimenticando che – in quanto cittadini – siamo potere, nessuno ha il diritto di farlo sopravanzando l’altro, spezzando l’equilibrio fragile della democrazia che è continua sintesi tra interessi diversi, anche divergenti: mediazione e progetto sono le parole-chiave del nostro vivere-in-comune.

Se condannare non basta più, è necessario riconvertire l’astensionismo in un lavoro progettuale, in una nuova stagione comunitaria d’impegno pubblico. Questo è un appello a tutti coloro che si sentono estranei alla politica. Attenzione perché, come si sa, in politica i vuoti non esistono: prima o poi, infatti, qualcuno li riempie.

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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