(M.G.)
Serve multilateralismo e dosare il compromesso, ma sul destino dei combustibili fossili non si può più ‘girarci intorno’. Questo l’ultimo appello del Segretario delle Nazioni Unite ai delegati COP28, il Vertice sul clima che sta per terminare e che deve decidere su quello che è diventato il punto centrale: il destino di petrolio, metano e gas. ‘È tempo di cercare un compromesso per trovare soluzioni, senza compromettere la scienza’ – ha detto Guterres – ‘la Cop28 può dimostrare che il multilateralismo rimane la nostra migliore speranza per affrontare le sfide globali’.
‘È essenziale’ – ha aggiunto Guterres – ‘che il Global Stocktake riconosca la necessità di eliminare gradualmente tutti i combustibili fossili in un arco di tempo coerente con il limite di 1,5 gradi – e di accelerare una transizione energetica giusta, equa e ordinata per tutti’.
La transizione dovrà essere modulata e dovrà anche ‘tenere conto del principio delle responsabilità comuni’. Un passaggio difficile quello che propone Guterres che richiama ognuno alla necessità di combinare ambizione ed equità. Ora la corsa è contro il tempo e ci sono poche ore per trovare un accordo.
Gli obiettivi salienti indicati dal segretario Onu sono riassunti sul suo account X: Ritornare al limite di riscaldamento di 1,5°C. Porre fine all’era dei combustibili fossili. Fornire giustizia climatica.
Ma l’ultimo punto richiede davvero una nuova coscienza globale.
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