(Marzia Giglioli)
Il climate change modifica il ‘cervello’ degli animali. Effetto domino su tutto il pianeta.
Il climate change modifica i territori, la nostra vita e anche il sistema nervoso delle specie animali.
I cambiamenti anomali delle temperature stanno influenzando i segnali chimici che gli animali usano per comunicare tra loro con reazioni molto complesse e con effetti domino per la vita del pianeta, afferma Sean O’Donnel, professore di Biodiversità dell’Università di Drexel.
I cambiamenti stagionali con temperature anomale stanno già alterando diversi comportamenti (come il letargo e la migrazione) ma, soprattutto, l’aumento delle temperature potrebbe interrompere il modo in cui il ‘cervello’ degli animali si sviluppa e funziona, con effetti potenzialmente negativi sulla loro capacità di adattarsi agli ambienti.
I ricercatori hanno documentato come le temperature estreme possono alterare i singoli neuroni a livello genetico e strutturale, dichiara O’Donnel.
Negli ambienti marini, si è scoperto che i cambiamenti indotti dal clima nella chimica dell’acqua, come l’acidificazione degli oceani, possono influenzare le prestazioni cognitive generali e le capacità sensoriali delle specie marine.
Inoltre, l’alterazione delle risposte comportamentali possono avere importanti implicazioni e potrebbero provocare alterazioni negli ecosistemi di tutto il mondo con risultati complessi e imprevedibili.
I sistemi nervosi degli animali si evolvono per adattarsi agli ambienti circostanti ma questi modelli rischiano di saltare e molti animali saranno costretti a evolversi in maniera per ora imprevedibile. Alcune parti del sistema nervoso sono vincolate da adattamenti genetici, mentre altre sono più plastiche e reattive alle condizioni ambientali. Per O’Donnel sarà quindi necessaria una maggiore comprensione di come i sistemi nervosi degli animali, noi compresi, si adattino agli ambienti in un cosi rapido cambiamento climatico per prevedere in che modo tutte le specie saranno influenzate e come presagirne le mutazioni.
Sean O’Donnell è professore di Biodiversità, Scienze della Terra e dell’Ambiente e Biologia presso Drexel University. La sua analisi è apparsa sul Chicago Sun-Times
(English version)
Climate change modifies the ‘brains’ of animals. Domino effect across the planet.
Climate change modifies territories, our lives and also the nervous systems of animal species.
The anomalous changes in temperatures are affecting the chemical signals that animals use to communicate with each other with very complex reactions and with domino effects for life on the planet, says Sean O’Donnel, professor of Biodiversity at Drexel University.
Seasonal changes with abnormal temperatures are already altering various behaviors (such as hibernation and migration) but, above all, rising temperatures could disrupt the way animals’ ‘brains’ develop and function, with potentially negative effects on their ability to adapt to environments.
Researchers have documented how extreme temperatures can alter individual neurons on a genetic and structural level, O’Donnell says.
In marine environments, climate-induced changes in water chemistry, such as ocean acidification, have been found to affect the general cognitive performance and sensory capabilities of marine species.
Furthermore, altering behavioral responses can have important implications and could result in alterations in ecosystems around the world with complex and unpredictable outcomes.
The nervous systems of animals evolve to adapt to the surrounding environments but these models risk breaking down and many animals will be forced to evolve in ways that are currently unpredictable. Some parts of the nervous system are constrained by genetic adaptations, while others are more plastic and responsive to environmental conditions. For O’Donnell, a greater understanding of how the nervous systems of animals, including ourselves, adapt to environments in such a rapidly changing climate will therefore be needed to predict how all species will be affected and how to predict their mutations.
Sean O’Donnell is a professor of Biodiversity, Earth and Environmental Sciences, and Biology at Drexel University. His analysis appeared in the Chicago Sun-Times
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