text by Marzia Giglioli – photos by Ines Pellegrini
La California sfida il suo futuro che sarà sempre con meno acqua.
Le autorità, per la prima volta, differenzieranno gli interventi di risparmio idrico zona per zona calibrando i risparmi nell’ erogazione di acqua.
Al di là della logica degli interventi si profila anche la differenza di trattamento tra le aree e questo farà sicuramente discutere.
La notizia viene riportata dal Los Angeles Times del 7 settembre e sottolinea come i funzionari statali stiano portando avanti un nuovo quadro per l’uso dell’acqua urbana che potrebbe richiedere ad alcuni fornitori di effettuare tagli del 20% entro il 2025.
Molti dei fornitori che si troveranno ad affrontare i tagli più duri si trovano nella Central Valley e nella parte sud-orientale dello Stato dove si trovano grandi aree prevalentemente rurali.
A Los Angeles, il Dipartimento dell’Acqua e dell’Energia ha raggiunto finora risultati importanti a fronte della grave penuria idrica che si protrae ormai da anni. Ma il futuro, al di là delle piogge provvidenziali dello scorso maggio, promette poca acqua.
Altri fornitori idrici nelle aree di Beverly Hills e nel distretto idrico municipale di Las Virgenes sarebbero tenuti a effettuare tagli rispettivamente del 18% e del 13% entro due anni.
Il regolamento proposto, che ha varato lo slogan ‘Rendere la conservazione uno stile di vita californiano’, stabilirebbe obiettivi su misura per ciascun fornitore al dettaglio di acqua urbana nello Stato, garantendo loro maggiore flessibilità per tenere conto delle condizioni locali.
La mossa segna un allontanamento dall’approccio unico per tutti che ha governato per anni l’acqua della California. Se adottate, le nuove regole imporrebbero agli oltre 400 fornitori di acqua urbana dello Stato di elaborare un nuovo budget per l’uso dell’acqua ogni anno a partire dal 2025. Per i trasgressori sono previsti pesanti multe per non aver rispettato o raggiunto i loro obiettivi
(English version)
California challenges its future with less water.
The authorities will, for the first time, differentiate water-saving interventions area by area by calibrating the savings in water supply.
Beyond the logic of the interventions, there is also a difference in treatment between the areas, and this will surely cause debate.
The news is reported in the Los Angeles Times of 7 September and highlights how State officials are pushing ahead with a new framework for urban water use that could require some suppliers to make 20 per cent cuts by 2025.
Many of the suppliers that will face the toughest cuts are in the Central Valley and the southeastern part of the State where large, predominantly rural areas are located.
In Los Angeles, the Department of Water and Energy has so far achieved significant results in the face of severe water shortages that have persisted for years. But the future, beyond last May’s providential rains, promises little water.
Other water suppliers in the Beverly Hills area and the Las Virgenes municipal water district would be required to make cuts of 18% and 13% respectively within two years.
The proposed regulation, which launched the slogan ‘Making Conservation a California Way of Life’, would set tailor-made targets for each retail urban water supplier in the State, giving them greater flexibility to take into account local conditions.
The move marks a departure from the one-size-fits-all approach that has governed California water for years. If adopted, the new rules would require the State’s more than 400 urban water suppliers to develop a new water-use budget each year starting in 2025. Heavy fines are expected for violators for failing to meet or achieve their targets