La recente pubblicazione della strategia di difesa nazionale degli Stati Uniti, che identifica la Cina come la “sfida più impegnativa” e il più importante concorrente strategico per i decenni a venire, rafforza ulteriormente la necessità di una riflessione che articoli chiaramente il posizionamento strategico dell’Australia. Il disaccoppiamento nei settori tecnologici chiave attualmente in atto tra Stati Uniti e Cina, tuttavia, richiederà all’Australia di rivalutare i costi associati al soddisfacimento delle esigenze di sicurezza nazionale attraverso l’economia di mercato.
La scarsità e l’importanza degli elementi delle terre rare li ha resi desiderabili perché sono per produrre beni come i veicoli elettrici e attrezzature militari come il caccia F-35. La Cina è il leader mondiale delle terre rare. La Cina è la superpotenza mondiale delle terre rare, un ruolo che ha sfruttato a proprio vantaggio in passato e che probabilmente continuerà a sfruttare. Nel 2010, ad esempio, ha interrotto le esportazioni verso il Giappone a causa di dispute territoriali. Il consenso generale in Australia, negli Stati Uniti e in altri Paesi che la pensano allo stesso modo è che, per ragioni strategiche, la costruzione di capacità di lavorazione delle terre rare al di fuori della Cina deve diventare una priorità.



