(Marzia Giglioli)
Dopo il varo della regolamentazione per l’intelligenza artificiale, gli occhi di Bruxelles sono ora puntati ai deepfake e all’impatto che potrebbero avere sulle prossime elezioni continentali.
L’UE vuole spingere l’acceleratore sui controlli per arginare ogni rischio di condizionamento sui votanti e lancia un’indagine sull’uso dell’intelligenza artificiale da parte delle Big Tech e sulla gestione dei deepfake che i funzionari UE temono possano alterare l’esito e lo svolgimento corretto delle elezioni.
La Commissione Europea ha inviato formalmente richieste di informazioni ai sensi della legge sui servizi digitali DSA a Bing, Google Search, Facebook, Instagram, Snapchat, TikTok, YouTube e X per avere informazioni sulle misure di attenuazione dei rischi legati all’IA generativa.
La Commissione chiede in pratica di fornire maggiori informazioni sulle rispettive misure di mitigazione dei rischi legati all’IA generativa, come le cosiddette ‘allucinazioni’ e la diffusione virale di deepfake che potrebbero fuorviare gli elettori, hanno reso noto alcuni funzionari.
A Bruxelles affermano di essere particolarmente preoccupati per il modo in cui l’intelligenza artificiale generativa potrebbe seminare il caos nel periodo precedente alle elezioni parlamentare europee della prossima estate. Le piattaforme online avranno tempo fino al 5 aprile per rispondere alle domande sulle misure adottate per impedire che gli strumenti di intelligenza artificiale diffondano disinformazione elettorale.
Si chiede in pratica alle piattaforme se siano “pronte’ per una sorta di scenario in cui un deepfake ad alto impatto potrebbe essere distribuito su larga scala e quale sia la loro preparazione di fronte a tale evenienza.
Le risposte delle aziende potrebbero essere incorporate in una serie di linee guida sulla sicurezza elettorale per le piattaforme tecnologiche che la Commissione europea prevede di elaborare a breve, ha affermato un altro funzionario.
L’indagine sull’intelligenza artificiale copre anche una serie più ampia di argomenti, compreso il modo in cui le piattaforme stanno affrontando l’impatto dell’IA generativa sulla privacy degli utenti, sulla proprietà intellettuale, sui diritti civili e sulla sicurezza e salute mentale dei bambini.
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