Il bar Italia è sempre aperto, attività ormai diventata esercizio di non-stile. Di fronte alla gravosità dei problemi planetari, che cascano senza bussare ai livelli nazionale e locale, buona parte delle nostre classi dirigenti è parte integrante di quella informazione-spettacolo che riempie gli schermi televisivi durante il giorno.
Tutto viene spiegato al popolo in termini semplificati e, così facendo, la complessità diventa arte da intellettuali, roba per pochi, e cessa di essere, nella comprensione diffusa, la natura della realtà. Le voci che vorrebbero portare la discussione dal superficiale al profondo non vengono ascoltate, se non in programmi di nicchia, e tutto si riduce a scontro tra parti che spacciano, ciascuna, la propria Parte per Verità.
La polemica è cercata, parte della strategia comunicativa. Poi ci sono i social, ormai diventati arene senza controllo nelle quali si affronta il problema fondamentale (ironicamente scrivendo …) se il governo Draghi sia il risultato di un complotto dell’Europa e/o di poteri forti stile Spectre di 007.
Mi si permetta di ridere se tutto questo non fosse una tragedia. Perché la pandemia, che ha aggravato problemi antichi, chiede il ripensamento di tutte le categorie che, ben prima di essa, avremmo dovuto lasciarci alle spalle. Forse qualcuno ricorderà che, circa trent’anni fa, cadde il muro di Berlino e si decretò la fine del mondo bipolare. Cos’hanno fatto, da allora, le classi dirigenti per cercare di stabilire un nuovo ordine “glocale” e non più solo globale ?
Nel frattempo si sono accresciute le disuguaglianze, il mondo si è incendiato di conflitti e tanti muri si sono elevati, i cambiamenti climatici ci pongono il problema di un agire senza ulteriori perdite di tempo, la rivoluzione tecnologica ha inciso e continua a incidere ponendo in metamorfosi le nostre esistenze.
Molta politica, intanto, discute del niente con grande passione. La trovi lì, al bar Italia, pronta a raccogliere un consenso che si erode sempre di più. La democrazia paga il prezzo di una visione sacrificata alla tattica: di fronte a tutto questo, per concludere, il popolo avrebbe bisogno di ritrovare il senso della storia. Ma gli esempi, ahimé, mancano.



