(Maria Eva Pedrerol)
Lancette dell’orologio spostate dalle 2 alle 3 nella notte tra il 30 e il 31 Marzo.
Il rito delle lancette spostate avanti o indietro riapre anche il dibattito sull’opportunità di mantenere o meno l’ora legale.
Ai fautori del risparmio di energia, un tema di grande attualità per l’alto costo delle bollette degli ultimi mesi, si contrappongono quelli che sottolineano come l’ora legale abbia un forte impatto negativo sui ritmi biologici e sulla salute dei cittadini e tra i Paesi che l’hanno adottata c’è chi fa marcia indietro: il Messico l’ha abolita. Dopo alcuni studi, è stato riscontrato che per molti messicani il cambio dell’ora aveva un impatto negativo, causando insonnia cronica e disturbi del sonno. Secondo esperti e funzionari locali, la sua abolizione ha portato a un sonno migliore e ad altri benefici.
Risparmio o bioritmi? Ma qual è effettivamente il vantaggio a livello economico dell’alternanza di 5 mesi di ora solare e sette di ora legale? In Italia, secondo i dati di Terna pubblicati da Altro Consumo, dal 2004 al 2023 l’ora legale ha permesso un minor consumo di energia elettrica di circa 11,3 miliardi di KW/h (Kilowat/ora) e un risparmio economico per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro. A questo punto c’è chi spinge per adottare l’ora legale tutto l’anno. Ne risulterebbe inoltre un vantaggio per l’ambiente. Secondo una stima di Sima & Consumerismo (Associazione dei consumatori), l’ora legale permanente consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera di 200 mila tonnellate ogni anno.
In Europa, intanto, il Parlamento di Strasburgo, dopo una consultazione pubblica del 2018, ha approvato l’abolizione dell’obbligo dei vari Paesi membri di passare all’ora legale, lasciandoli liberi di adottare l’ora solare o quella legale tutto l’anno. E il dibattito è acceso. L’ora legale avvantaggerebbe i Paesi del Sud del continente, mentre il Nord europeo, dove le giornate estive sono già molto lunghe, non ci sta.
Spostare le lancette è una pratica in uso in Europa, nel Nord America, in Nuova Zelanda e nelle regioni dell’Australia meridionale. ma non in Asia e Africa. In America Latina, la maggior parte dei Paesi, in particolare quelli vicini all’Equatore, non cambia l’orologio, mentre Cile, Paraguay e Uruguay applicano l’ora legale.
I pro e i contro dello spostamento delle lancette due volte all’anno sono parecchi e molto importanti. Spetterà ai diversi Paesi, soprattutto in Europa, trovare un accordo per una soluzione più definitiva che tenga conto di tutti gli aspetti, economici, ambientali e di salute. La guerra delle lancette è destinata a continuare.
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