(Maria Eva Pedrerol)
“Senz’acqua la gente ormai l’acquista dai camion cisterna o “pipas” come si chiamano qui. Ma i prezzi aumentano tutte le settimane. Il problema reale riguarda ora i pozzi da dove viene estratta l’acqua. Se si prosciugano, non ci sarà molto altro da fare”, racconta Maria Inés Bussi da Tepoztlàn, una località vicino a Città del Messico. I quasi 22 milioni di persone che abitano nella Valle della capitale messicana, uno dei maggior agglomerati urbani al mondo, stanno affrontando una delle peggiori crisi della storia del territorio per la mancanza di forniture idriche.
E la popolazione cerca soluzioni fai da te. “A casa risparmiamo acqua facendo la doccia e poi facendola convogliare in grandi vasche, riutilizzandola per l’innaffiatura e gli scarichi dei gabinetti. Ma manca la consapevolezza sulla gravità del problema”, spiega ancora Maria Ines Bussi.
Uno dei principali fattori è stato la scarsità di piogge, ha spiegato al Diario messicano Milenio, José Luis Luege Tamargo, già direttore di Conagua (Commissione Nazionale dell’Acqua, del Governo Federale). La Cnn rileva che oltre alla scarsità di precipitazioni, si aggiunge una geografia complessa, uno sviluppo urbano caotico, infrastrutture deboli, cosi le alte temperature e l’impatto dei cambiamenti climatici hanno messo in crisi un sistema idrico già sovraccaricato.
Secondo la Rivista di Cultura scientifica della Facoltà di Scienze dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, l’acqua che viene utilizzata nella Valle di Città del Messico proviene per il 71% da acque sotterranee e il resto dai fiumi Lerma, Cutzamala e Magdalena. Cosi la principale fonte di approvvigionamento proviene dalle falde acquifere. Il deficit idrico ha portato a un loro sfruttamento eccessivo. La deforestazione e l’espansione urbana hanno fatto il resto e ora lo squilibrio è gravissimo.
L’acqua, o piuttosto la sua mancanza, sarà nel prossimo futuro una delle grandi sfide dell’America Latina (ed in molte aree del mondo). In diversi Paesi si stanno moltiplicando gli impianti per la desalinizzazione dell’acqua di mare. Messico, Cile e Perù sono i leader con 435 impianti, in particolare il Messico è all’avanguardia in questo settore, secondo i dati di Mineraria Pan-Americana.
Sarà il mare la soluzione? Servono comunque una profonda riflessione globale ed una nuova consapevolezza, non solo sull’acqua.
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