La sveglia (7 febbraio 2023)

Provvisori

E’ doveroso fermarsi sul terremoto in Turchia e in Siria. Non per aggiungere dolore alla tragedia ma per chiederci se l’uomo sviluppato, tecno-Sapiens, possa ancora accettare l’inevitabilità di migliaia di morti. Di fronte alla impossibilità di prevedere i terremoti, si può invece prevedere come e quanto costruire su una zona notoriamente, e da sempre, sismica. Insomma, ancora una volta le decisioni umane perdono di fronte alla natura che si muove o si rivolta: è e sarà sempre di più così. Ora si assommeranno i “mai più”, le retoriche, i pianti. Lasciamo il giusto dolore alle popolazioni colpite, stringendoci in un abbraccio sincero, ma razionalmente ripensiamo al governo dei territori, a uno sviluppo equilibrato, all’uso intelligente di tecnologie che possono aiutarci – con un approccio geografico – a costruire nuove strategie nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente naturale. Se i terremoti non ci avvisano, i cambiamenti climatici sono nostra responsabilità diretta: senza negare lo sviluppo, riempiendo di contenuti realistici l’approccio ecologico, dovremmo renderci conto di essere provvisori e, proprio per questo, provare a essere “meglio” intelligenti.

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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