Con la European Sky Shield Initiative (ESSI), la Germania si è affermata come leader della difesa aerea europea. L’adozione di un approccio comune alla difesa è un buon passo in avanti ma difficile da attuare. Importanti partner europei, soprattutto Francia e Italia, non sono attualmente disposti a seguire l’esempio della Germania. La mancanza di unità politica dimostra che la proposta della Germania non tiene sufficientemente conto degli interessi della sicurezza europea, non ha convinto i partner e lascia molte domande senza risposta a livello strategico, militare, industriale ed economico. Se l’ESSI deve migliorare sensibilmente la protezione aerea dell’Europa, Berlino deve fornire risposte sull’equilibrio strategico, sullo sviluppo dell’industria europea della difesa e su soluzioni militarmente efficaci. L’acquisizione di singole capacità militari non produrrà uno scudo celeste europeo.