Quando si parla dei fallimenti dei movimenti islamisti durante e dopo la Primavera araba, il caso del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (PJD) del Marocco è stato spesso trattato come una storia di successo. Questo successo, ovviamente, è relativo e l’asticella è bassa. Ma rispetto, ad esempio, ai Fratelli Musulmani in Egitto, il PJD sembra offrire un modello molto più promettente di come un partito islamista possa adattarsi ed evolversi in circostanze difficili. Non solo il partito è sopravvissuto, ma ha anche raggiunto un accordo con la monarchia marocchina ed è persino salito al potere. Anche i leader del PJD hanno promosso questa narrazione: un funzionario del partito ha detto con orgoglio a un ricercatore occidentale, all’indomani del colpo di Stato in Egitto: “Ora la gente dovrebbe studiarci”.
The end of the Moroccan “model”: How Islamists lost despite winning (brookings.edu)