La guerra e la tecnologia. Da Observer Research Foundation

Lo scopo della guerra è rimasto costante da sempre. Il generale prussiano e teorico militare Carl von Clausewitz ha affermato: “La guerra non è altro che un incontro di lotta su vasta scala, un atto di violenza volto a costringere l’avversario a compiere la nostra volontà”. Tuttavia, i modi e i mezzi per raggiungere tali obiettivi si sono trasformati nel corso della storia, soprattutto a causa dell’evoluzione tecnologica. Ci sono stati tentativi di catturare e classificare questi cambiamenti attraverso diversi quadri analitici, ma l’influenza della tecnologia e della geopolitica forma un mix letale, rendendo la guerra futura molto più complessa.

Con l’equilibrio di potere globale e asiatico in uno stato di flusso strategico, la competizione, la rivalità e il conflitto, violento o meno, stanno nuovamente assumendo un ruolo centrale. Inoltre, sotto la spinta dell’innovazione tecnologica e con l’avvento di tecnologie emergenti e critiche, sono possibili anche cambiamenti nelle tattiche, nelle strategie e nei mezzi di guerra. La crescente importanza della guerra cibernetica, l’armamento dello spazio, la guerra per procura e le operazioni di influenza e le campagne di disinformazione indicano che i modi di combattere la guerra stanno cambiando. I futuri campi di battaglia potrebbero essere irriconoscibili con la crescita e i progressi di tecnologie come l’intelligenza artificiale (AI), la quantistica, la cibernetica, lo spazio e le biotecnologie.

Le forze armate di tutto il mondo, i politici e gli strateghi si trovano di fronte a sfide enormi determinate da questa trasformazione.

Future Warfare and Technologies: Issues and Strategies | ORF (orfonline.org) –  Rajeswari (Raji) Pillai Rajagopalan

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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