L’esercitazione militare della Cina nello Stretto di Taiwan, dopo la visita di Nancy Pelosi a Taiwan, è stata un campanello d’allarme economico per l’Unione europea (UE). Armando la propria influenza geoeconomica e bloccando importanti rotte commerciali, la Cina ha messo in luce la preoccupazione dell’Europa per la dipendenza economica nella regione. Poiché il 40% del commercio dell’UE passa attraverso lo Stretto di Taiwan, le crescenti tensioni stanno raggiungendo una dimensione economica critica per l’Unione. Improvvisamente, non solo i flussi commerciali al largo delle coste di Taiwan sono diventati parte del discorso a Bruxelles, ma anche gli investimenti dell’Europa a Taiwan stessa. Alludendo al fatto che l’UE è la più grande fonte di investimenti diretti esteri a Taiwan, l’Alto rappresentante/Vicepresidente dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha chiesto retoricamente al Parlamento europeo: “Chi ha messo più uova nel paniere dell’isola? Noi, gli europei”.