Cosa ci si aspetta dalla COP 27 ?

L’obiettivo principale della imminente COP27 è di stimolare l’azione per raggiungere gli obiettivi climatici collettivi del mondo, come concordato nell’ambito dell’Accordo di Parigi. L’Accordo di Parigi, firmato durante la COP 21 del 2015, mirava a limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C e preferibilmente a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali entro la fine di questo secolo. L’obiettivo di 1,5°C è stato successivamente formalizzato durante la COP 26, tenutasi a Glasgow, nel Regno Unito, nel 2021, in quanto considerato un limite di sicurezza e un “confine planetario” oltre il quale l’impatto del cambiamento climatico si sarebbe intensificato. I Paesi presenti alla conferenza si sono quindi impegnati ad agire per limitare l’aumento della temperatura media globale a tale soglia. Ma questi impegni si sono rivelati altamente inadeguati. Alla luce delle tensioni geopolitiche, è improbabile che la COP 27 raggiunga il suo principale obiettivo di stimolare una maggiore azione per il clima. La guerra in Ucraina ha provocato una crisi energetica senza precedenti e ha inferto un duro colpo ai piani di transizione verso l’energia pulita di molti Paesi. Ha inoltre alimentato l’animosità tra i principali Paesi sviluppati e potrebbe far deragliare la tanto necessaria azione collettiva sui cambiamenti climatici. Nel frattempo, l’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina su Taiwan ha portato a un disgelo nella cooperazione tra i due Paesi sul tema del cambiamento climatico. L’escalation delle tensioni geopolitiche ha tuttavia rappresentato un’opportunità per l’India di intensificare la sua diplomazia climatica durante la COP 27.

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Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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