Inside Facebook and BJP’s world of ghost advertisers, pubblicato da Al Jazeera, è l’ennesima dimostrazione che Facebook si comporta a tutti gli effetti come uno Stato.
E’ ora di considerare certi giganti tecnologici come veri e propri player geopolitici. Che li consideriamo strumenti di altri Stati o agenti “motu proprio”, il tema non cambia: siamo di fronte, e dentro, a una riconfigurazione di fatto dei rapporti di potenza. E non è solo questione di disinformation warfare.
La geopolitica si allarga e, per questa ragione, i paradigmi classici non bastano più. Dovremmo, nel dibattito, pensare a come i (relativamente) nuovi player si stanno comportando e cominciare a discutere del fatto che la vita social non è parallela a quella reale ma la incontra e la contamina. Questo elemento diventa sempre più decisivo e va considerato come tale da parte di tutti coloro che commentano il mondo e, soprattutto, da parte di quanti hanno facoltà di decidere.