Re-insediamento al gusto di dignità (di Marco Emanuele)

Sergio Mattarella, al di là dei riti, della retorica e degli applausi, non è stato scontato. Ha cominciato il discorso di re-insediamento collegandosi con le persone sofferenti e lo ha concluso declinando la dignità.

La dignità non è stata descritta come un valore perché essa si deve collegare alle responsabilità dell’agire. Ho personalmente apprezzato i richiami costanti alla serietà delle Istituzioni; ne va, infatti, della qualità e del destino della democrazia.

Tanti sono i passaggi che qui non ricordo. Ciascuno di noi potrà rileggere le parole di Mattarella e concentrarsi sui tanti punti toccati.

Personalmente voglio sottolineare l’insistenza sulla necessità di visione storica, di progettualità, di coesione sociale. Mi hanno colpito i richiami alle disuguaglianze, alla complessità dei problemi, alle transizioni digitale ed ecologica, ai poteri economici transnazionali che aggirano i processi democratici, alle sirene della presunta efficienza autoritaria.

Non entro nel merito del tanto esaltato, o criticato, “magic duo” (Mattarella e Draghi) al vertice delle Istituzioni. Nell’ascoltare Mattarella, e lo dico con l’ascolto ancora caldo delle sue parole, ho avuto l’impressione di un impegno credibile, almeno da parte sua, per garantire un degno futuro all’Italia.

Non dò particolare importanza, a costo di apparire impopolare, alle varie standing ovation che abbiamo visto. Dove finisce la convinzione di nuovi inizi e dove comincia l’uso strumentale di una ri-elezione che evidenzia il sostanziale fallimento di buona parte dei partiti presenti in Parlamento ?

 

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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