2024: l’anno più caldo di sempre, nuovo allarme del WMO Il clima rischia l’oblio per i venti di guerra

(Maria Eva Pedrerol)

Ancora una conferma sui nuovi record negativi per il clima: il 2024 e’ stato il più caldo degli ultimi 175 anni ed il primo in cui la temperatura è aumentata oltre 1,5 gradi centigradi rispetto all’era preindustriale. A lanciare il nuovo allarme è l’ultimo rapporto (marzo 2025) dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), secondo cui hanno continuato ad alzarsi i livelli degli oceani, a ritirarsi i ghiacciai, mentre si è registrata la maggior concentrazione di gas serra, tra cui il diossido di carbonio (CO2), degli ultimi 800.000 anni.

L’WMO, agenzai dell’Onu fondata nel 1950 per studiare il clima e l’idrologia, indica che l’anno scorso la temperatura media mondiale di superfice ha raggiunto 1,55 gradi centigradi sopra la media degli anni 1850-1900. Tuttavia, analizzando l’andamento del riscaldamento mondiale dal 1850 ai nostri giorni, la Terra si è riscaldata tra 1,34 e 1,41 °C. Sebbene il 2024 abbia segnato il record, il rapporto sottolinea come anche tutti gli anni compresi fra il 2015 eil 2024 siano stati i più caldi.

L’incremento delle temperature si è registrato anche sui mari, causando l’aumento dei livelli medi degli oceani, che non hanno fatto altro che crescere dal 1993 ad oggi. In questi trent’anni, l’innalzamento è duplicato, come conseguenza del ritiro dei ghiacciai e lo scioglimento dei ghiacci nei Poli. “Le parti ghiacciate della superficie terrestre si stanno sciogliendo a un ritmo allarmante”, ha affermato la segretaria generale dell’WMO, Celeste Saulo. “I fenomeni meteorologici estremi – ha aggiunto – continuano ad avere conseguenze distruttive in tutto il mondo”. Ad esempio, il ghiaccio in Antartide – ha spiegato Saulo – ha raggiunto “la sua seconda più bassa estensione mai registrata”.

A tutto ciò, si aggiungpno le altissime quantità di gas serra nell’atmosfera. Le concentrazioni di CO2, metano e protossido di azoto (N2O) che sono state le più alte degli ultimi 800.000 anni. I dati confermano che questi tre principali gas serra hanno continuato ad aumentare nel 2024. In particolare, il CO2 rimane nell’atmosfera per generazioni, intrappolando il caldo. Così, come risultato, osserviamo il susseguirsi di uragani tropicali, alluvioni e altri disastri naturali sulla Terra che causano ulteriori crisi alimentari, povertà ed enormi perdite economiche.

“Il nostro pianeta sta mostrando sempre più segni di sofferenza”, ha detto il segretario generale delle Nazione Unite, Antonio Guterres. Commentando i dati del rapporto del WMO. Guterres sottolinea che e’ ancora possibile mantenere la temperatura a livelli accettabili, ma ‘i leader devono agire per farlo accadere”. Per il segretario generale dell’Onu sono necessari “nuovi Piani Nazionali per il Clima”, che considerino i benefici delle energie rinnovabili pulite e meno costose per i loro cittadini e le loro economie.
L’ ennesimo allarme cade in un momento estremamente critico sul piano internazionale dove l’interesse ambientale rischia di affondare nei piani di riarmo.

Come risponderà il mondo scosso da disastri naturali a fronte dei tanti venti di guerra?

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